La caduta del Muro di Berlino

La città ricorda una data che cambiò la storia

Venticinque anni dopo, un evento che ha segnato la storia. A Berlino, oggi, domenica 9 novembre, centinaia di migliaia di persone si sono date appuntamento per celebrare, davanti alla Porta di Brandeburgo, luogo simbolo della capitale e allo stesso tempo della sua divisione, l’anniversario della Caduta del Muro.
9 novembre 1989: il muro, simbolo della cortina di ferro che divideva l’Europa Occidentale da quella Orientale, costruito in una sola terribile notte, in una notte fu abbattuto.

Costruito fra il 12 e il 13 agosto 1961 dalle autorità della DDR, il muro impedì ai suoi cittadini di muoversi e spostarsi nei quartieri appartenenti alla Germania Occidentale. In pochissimi giorni il muro cinse tutta la parte ovest della città imprimendo un marchio indelebile nel paesaggio urbano che ancora non è scomparso del tutto. Una pagina di storia che non è possibile cancellare. Tutto parla della divisone a Berlino, proprio per non dimenticare: si ripercorre la storia di quegli anni attraverso testi, interviste, foto e documenti ufficiali, esposti tutto l’anno nel Mauermuseum o nel museo interattivo sulla DDR o grazie ad installazioni a cielo aperto, come il celebre memoriale di Bernauer Straße.

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Un evento-concerto da mezzogiorno di domenica fino a tarda serata sarà il centro delle celebrazioni. Prenderà parte all’evento anche Peter Gabriel che, per l’occasione, interpreterà una versione inedita di “Heroes” di David Bowie, un vero e proprio inno d’amore e di libertà contro il “muro” delle ingiustizie.
Musica e soprattutto ballo: berlinesi, neoberlinesi e turisti potranno scatenarsi al ritmo della musica techno di Paul Kalkbrenner. In programma anche un’esibizione della rockstar tedesca Udo Lindenberg, oltre ad interventi e testimonianze di esponenti politici e culturali che commemoreranno questa data storica.

Moderatore del festival sarà l’attore Jan Josef Liefers, ma presiederà l’evento anche Angela Merkel.
Cuore delle celebrazioni è un muro di palloncini luminosi sospesi a due metri da terra, che sono stati installati lungo quello che era il confine tra il Bösebrücke su Bornholmer Straße e l’Oberbaumbrücke, passando per Mauerpark, Porta di Brandeburgo, Checkpoint Charlie. 8 mila palloncini bianchi attraversano i principali quartieri e strade di Berlino per una lunghezza complessiva di oltre 15 chilometri. L’installazione, chiamata ‘Lichtgrenze’ ,“I Confini della Luce”, è stata inaugurata venerdì 7 novembre. Ideata e progettata dai due artisti tedeschi Christopher e Marc Bauder, per due giorni e due notti divide di nuovo Berlino in Est e Ovest.

Stasera alle 19 i palloncini luminosi, ognuno affidato ad un padrino, verranno poi liberati verso il cielo, come simbolo dell’apertura del Muro, riunendo un’altra volta, 25 anni dopo, Berlino. Un countdown musicale, eseguito dall’orchestra nazionale sotto la direzione di Daniel Barenboim, annuncerà la “caduta” del muro.

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Fino alle 23 il centro della capitale tedesca ospiterà ospiterà numerosi altri eventi celebrativi. In programma nella mattinata una cerimonia commemorativa nella Cappella della Conciliazione di Bernauer Str, oltre a letture pubbliche, discussioni, proiezioni di film e spettacoli teatrali. Inoltre, sarà inaugurats una nuova mostra permanente al memoriale del Muro, in presenza della Cancelliera Angela Merkel.

Melania Limongelli

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