Emissioni odorigene? Si richiede alla Regione Lazio promulgazione norme

La mozione verrà presentata domani in consiglio e detta alcuni punti per migliorare la coesistenza tra attività di TMB e le zone residenziali, commerciali ed artigianali

“La regolamentazione delle emissioni odorigene prodotte da impianti industriali, agricoli e trattamento rifiuti e quindi la trasformazione delle stesse in inquinamento atmosferico”. Sarà questo l’oggetto della mozione che verrà presentata domani in consiglio comunale dai consiglieri di maggioranza Ornella Pistolesi e Daniele Casari, i quali richiedono alla Regione Lazio tramite la stessa nota di promulgare le norme atte alla regolamentazione sopracitata.

In merito ai numerosi e diffusi impianti produttivi di nuova tipologia nel nostro territorio e nel nostro Paese, favoriti da interessanti incentivi statali e da procedure amministrative semplificate in difformità alle Direttive Europee, ad esempio centrali a biogas e biomassa; o per fronteggiare emergenze igienico-ambientali conseguenti alla sottovalutazione e mancata programmazione della “questione rifiuti”, ad esempio impianti di Trattamento Meccanico Biologico, impianti di Compostaggio aerobico/anaerobico.
Nel Comune di Aprilia – si legge nella mozione – operano diversi impianti di trattamento e separazione dei rifiuti (Rida Ambiente, Progetto Ambiente, Loas); impianti di Compostaggio aerobico (Kyklos) e centrali a biogas da biomassa. Sono impianti che si differenziano per il tipo di lavorazione e per i materiali trattati: sono rifiuti, tal quale, Forsu, deiezioni animali, cereali fermentati, che – secondo quanto la mozione cita – sono causa, per la cittadinanza residente in prossimità degli opifici, di pesanti disagi e preoccupazioni dovuti alle “emissioni odorigine” provenienti dai siti sopracitati.

kyklos

Kyklos

Le emissioni odorigene, stante l’attuale normativa nazionale e regionale, sono semplicemente classificate “caratteristiche dell’impianto”. “Caratteristiche dell’impianto” che, per qualità, quantità e persistenza, limitano la libertà individuale, la fruizione degli spazi aperti e dei giardini, alimentano tensioni sociali, dubbi sulla salubrità dell’ambiente, abbassano il valore degli immobili, la resa delle attività commerciali e artigianali .
Nella mozione vengono inoltre specificate le linee guida adottate da alcune regioni di’Italia, come il Tar del Veneto che ha equiparato le “emissioni odorigene” a “inquinamento atmosferico” inteso come comportamenti capaci di compromettere gli “usi legittimi “ dell’ambiente. Anche la Regione Lombardia ha approvato proprie linee guida relative alla misurazione delle “emissioni odorigene” da impianti industriali e/o agroalimentari. Il documento stabilisce e definisce nuove tecniche, le modalità di campionamento e analisi dell’odore secondo criteri oggettivi, i limiti di accettabilità dell’odore e, soprattutto, i metodi e le norme con cui valutare se tali limiti vengono rispettati.
La mozione considera tuttavia gli interventi di alcune aziende del territorio che pur in assenza di riferimenti legislativi, hanno apportato migliorie ai loro impianti e avviato, per proprio conto e in accordo con l’Amministrazione, monitoraggi atti a stabilire la qualità, la quantità e persistenza delle emissioni odorigene.
In rispetto al DM del 2007, sono state selezione alcune linee guida BAT (migliore tecnica disponibile per l’abbattimento di emissioni inquinanti) per TMB fissa e per i sistemi di trattamento degli aeriformi. Un’efficienza di abbattimento minima del 99% in modo di assicurare un valore teorico in uscita dal biofiltro inferiore alle 300 uo/mc.

Consigliere Ornella Pistolesi

Consigliere Ornella Pistolesi

La proposta tiene atto che è compito e obiettivo dell’Amministrazione dare risposte certe alle problematiche della popolazione e del territorio ovvero armonizzare la coesistenza tra le attività antropiche soggette a emissioni odorigene e le zone residenziali, commerciali e artigianali che ricadono nelle vicinanze degli insediamenti industriali. Perciò la mozione che verrà presentata dai due consiglieri richiede un impegno da parte del Sindaco e della sua giunta per portare l’istanza in oggetto e le motivazioni correlate alla Regione Lazio; per perorare l’avvio di un iter legislativo atto a definire in maniera obiettiva e scientifica la misurazione e classificazione delle “emissioni odorigene”e i limiti della tollerabilità; equiparare le “emissioni odorigene a “inquinamento atmosferico” e predisporre l’obbligo, per le aziende, di adottare le migliori tecnologie per l’abbattimento delle stesse. Subordinare inoltre il rilascio di nuove autorizzazioni o di sensibili ampliamenti di impianti fonti di emissioni odorigene, oltre che alle prescrizioni già vigenti anche allo Studio di Tollerabilità degli odori; disporre, per gli impianti in possesso di autorizzazione e/o operativi che recano “disagio “e “disturbo” alla cittadinanza, monitoraggi di controllo per procedere ad adeguamenti tecnici/ strutturali capaci di limitare l’impatto olfattivo; ed infine fa recapitare la mozione presso le altre Amministrazioni Locali della Regione Lazio affinché un’azione corale e condivisa porti a ottenere norme efficaci e risolutive per le “emissioni odorigene”, sicuramente un problema non circoscritto al territorio apriliano.

Melania Orazi

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