Bonadonna: dubbi sulla legalità dell’attuale Amministrazione

Nel mirino: la macchina amministrativa, la gestione del personale, l’Estcapital, il cimitero, lo spostamento del mercato settimanale, la gestione dei lavori pubblici e l’urbanistica

Dissenso da parte dell’ex assessore, Luigi Bonadonna, riguardo alla trasparenza e legalità operata dall’Amministrazione Comunale gestita dal Sindaco Terra . Non è la prima volta volta che questa maggioranza  riceve dissenso dal punto di vista della legalità; durante il Consiglio Comunale del 13 Novembre, il Consigliere  Carmen Porcelli  aveva dichiarato a gran voce che la trasparenza sarebbe stata rendere pubblica la prima lettera di dimissioni dell’ex assessore Chiusolo (leggi qui).

luigi bonadonna?

“Con la presente dichiarazione manifesto pubblicamente il mio dissenso nei confronti dell’attuale Amministrazione guidata dal Sindaco Antonio Terra in tema di trasparenza e legalità. Lo faccio da ex amministratore della giunta D’Alessio, ma soprattutto per averci messo la faccia nella lista del terzo polo, chiedendo il consenso ai cittadini a sostegno dell’attuale coalizione civica. Prima di entrare nel merito delle questioni rilevate, mi sia consentito chiarire un concetto per me importante e inderogabile, ossia cosa intendo per trasparenza e legalità nella pubblica amministrazione”, così esordisce Luigi Bonadonna nel suo Comunicato Stampa. “Io sono convinto che la trasparenza non vada annunciata o “predicata” bensì vada esercitata e “praticata”. Significa che non ci si deve limitare ad una trasparenza formale cioè limitata a quello che la norma ci obbliga a fare, ma bisogna esercitarla con i comportamenti, ad esempio facendo rispettare le leggi, i regolamenti comunali, avendo coerenza nell’attività amministrativa e negli atti che si producono in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione. Aggiungo che, a mio avviso, la trasparenza “praticata” sia l’anticorpo che consolida la legalità e allontana il malaffare e la corruzione. Entrando nel merito, lo scorso 13 novembre, nell’albo pretorio on-line sono state pubblicate due delibere di giunta comunale la n. 320 e la n. 321.
La prima concernente la gara per l’affidamento del servizio di riscossione coattivo, secondo le modalità stabilite dalla delibera di consiglio comunale del 31 luglio scorso.
Detta delibera sia nella sua parte dispositiva che nella nota tecnica allegata alla stessa, mi porta al convincimento di quello che pensavo, (ed avevo già espresso al Sindaco attraverso una lettera) e cioè che si trattasse di un atto pasticciato e poco trasparente laddove quella che veniva a configurarsi non era una attività di mero supporto tecnico giuridico all’ufficio tributi ma di una esternalizzazione mediante affidamento in concessione e in quanto tale l’autorizzazione data dal consiglio comunale alla Giunta (ai sensi dell’art.42, comma 2, lettere e) ed i) del D. lgs. n. 267/2000), doveva essere votata, a mio avviso, dalla maggioranza qualificata dei 2/3 del consiglio, come previsto dallo Statuto.
Sulla seconda delibera di giunta la n. 321, che ha per oggetto “..formulazioni direttive al Dirigente del Servizio Risorse Umane sullo scorrimento delle graduatorie concorso VV.UU. 2008…”.
Un atto questo di scelta politica con ricadute amministrative gestionali, certamente importante per un Ente come il nostro, che annovera tra le sue problematiche anche quella della carenza di personale. In questo caso la trasparenza e legalità, sia quella così detta “predicata” che quella “praticata” se ne va come si dice a farsi benedire.
Infatti, il Sindaco mentre con la mano destra firmava la costituzione di parte civile del Comune di Aprilia, presso il Tribunale di Roma davanti al Giudice Dott.ssa Cantillo, contro colui che ha espletato il concorso in oggetto, a difesa e tutela degli interessi economici, nonché a salvaguardare il buon nome dell’Ente Comune e la sua immagine discreditata agli occhi della pubblica opinione, su mandato della delibera di giunta n. 210/2012.
Con la mano sinistra invece il Sindaco, firmava la delibera di giunta n. 321/2014, formulando direttive al Dirigente delle Risorse Umane affinché assumesse due vigili, attraverso lo scorrimento della graduatoria. Della stessa graduatoria, come già detto, la legittimità è al vaglio del Tribunale di Roma che non mi risulta si sia ancora pronunciato nel merito.
Nel mezzo delle due delibere di giunta citate c’è la mozione del consiglio comunale delibera n. 14/2014 che ha preso atto della sentenza del Consiglio di Stato n. 1168/2014 e della delibera di giunta n. 210/2012 in precedenza menzionata, ha impegnato il Sindaco e la Giunta comunale ad individuare una soluzione alla dirigenza della Polizia Locale e a verificare ogni aspetto relativo alla figura dell’altro dirigente vincitore del concorso del settore urbanistica; e quindi a tutelare in ogni caso, nelle suddette attività che impegnano il Sindaco e la Giunta, l’interesse pubblico prevalente.
Aggiungo che il Dirigente del Servizio Risorse Umane, con tempestività debbo dire senza precedenti, lo stesso giorno della pubblicazione della delibera 320 il 13/11/2014, ha provveduto con determinazione ad assumere le persone interessate.
Lungi da me esprimere valutazioni sulle persone interessate, ma non si può sottacere che nella pubblica amministrazione vanno assicurati i principi costituzionali (Art.97) di buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione.
Questa mia presa di posizione, di dissenso nei confronti dell’attuale amministrazione deriva non solo dalle sopra narrate vicende ma anche da altre di natura amministrativa e politica, penso ad esempio alla macchina amministrativa e alla gestione del personale comunale; alla vicenda degli affitti Escapital; al cimitero; allo spostamento del mercato settimanale; alla gestione dei lavori pubblici; all’urbanistica e ambiente; e al consiglio comunale. A proposito di quest’ultimo, nell’ultima seduta ho visto con dispiacere ritirare un atto presentato dalla maggioranza a causa della superficialità e mancanza di coesione della stessa. Mi sono chiesto anche che senso ha sfornare in consiglio regolamenti e mozioni che impegnano il Sindaco e la Giunta se poi come abbiamo visto in precedenza vengono disattesi. Infine, questa mia presa di posizione, la devo per il rispetto che ho nei confronti dei cittadini amministrati quando ero Assessore, ai cittadini a cui ho chiesto il consenso per questa maggioranza, lo devo soprattutto a Domenico che della trasparenza e legalità esercitata e “praticata” ne ha fatto un punto programmatico fermo in tutto il suo percorso politico“.

A. Manfredino

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