Dal comunicato di Aprilia in Prima Linea è evidente il senso di responsabilità manifestata dagli esponenti dello stesso, sulla situazione che perversa nel nostro territorio, in particolare, riferita alle discariche esistenti e a quelle future come la ormai popolare cava di Contrada Lazzaria, denunciando quindi la situazione come fuori controllo. A testimonianza di questo le recenti indagini della magistratura sulla discarica di Borgo Montello e di quella di Roncigliano (al confine tra Ardea, Pomezia e Aprilia) dopo lo sconvolgente rapporto stilato dall’Arpa, dal quale risultano irregolarità gravissime che portano conseguenze per la salute della popolazione. Si parla ovviamente di inquinamento da percolato, lo stesso pericolo anzi la stessa certezza, che si verificherà con conseguenze ancora più nefaste, ove la discarica di Lazzaria vedrà la luce. A questo proposito nei giorni scorsi, il movimento Aprilia in Prima Linea ha ricevuto risposta dalla Commissione Europea sull’interrogazione presentata dall’On. Borghezio, proposta sollecitata dallo stesso movimento. All’interno dell’interrogazione c’è scritto che allo stato odierno dell’iter non è possibile riscontrare anomalie ma che tale atto può essere fatto in seguito quando le procedure di VIA saranno terminate. A tal proposito, il movimento ha scritto alla Regione Lazio chiedendo ai sensi dell’art. 6 comma 4 della Direttiva VIA 2011/92/UE, di far parte della Conferenza dei Servizi per la valutazione d’impatto ambientale poiché associazione territorialmente interessata.
Ciò che sta venendo alla luce sulle due discariche di Borgo Montello e Roncigliano evidenzia come il fallimentare modus operandi legato al ciclo dei rifiuti non sia un’eventualità ma la prassi. In questo Paese di Pulcinella che è divenuta l’Italia – si legge nel comunicato -, in pochi controllano e ancora meno pagano per le malefatte perpetrate. Dirigenti, Architetti, Ingegneri e ovviamente politici di tutti i ranghi, nonostante siano accertati reati contro la salute dei cittadini, godono di una sostanziale impunità. Dati e percentuali preoccupanti si evincono dal comunicato di APL su le patologie tumorali e tiroidee del nostro territorio, che segnano un incremento del 12% rispetto la media nazionale, ma ciò non sembra fermare né le colate di cemento né i progetti mostruosi come la discarica di Lazzaria. Ciò solo e soltanto per il denaro, il resto sono solo scuse e bugie, sostiene APL. Sulle discariche si costruiscono imperi mentre sulla raccolta differenziata e sulla riduzione dei rifiuti ci guadagnano solo i cittadini. Se questo non bastasse, il movimento fa importanti rivelazioni: uno degli ex gestori della cava di pozzolana proprio di Contrada Lazzaria, ha denunciato come siano stati interrati negli anni passati rifiuti ospedalieri, in pratica una bomba. Si attendono in questi giorni novità dal Parlamento di Roma poiché il movimento intende fare ogni passo possibile per impedire che, a seguito dello “Sblocca Italia” – che altro non è che cemento e affari per le lobby – si eviti di costituire la Conferenza dei Servizi e allo stesso tempo si autorizzi la costruzione del mega polo dei rifiuti senza che i cittadini possano dire una parola. E questa la chiamano democrazia, conclude il comunicato.
Non risparmia nessuno il comunicato di Aprilia in Prima Linea, che denuncia le malefatte sul ciclo dei rifiuti in nome del dio denaro; persone, politici, professionisti, lobby addirittura, che per incrementare il proprio prestigio ed il conto in banca, sarebbero capaci di circondare la vita della povera gente di immondizia, cemento e quant’altro.
Melania Orazi