Convocato per l’11 Dicembre il Consiglio Comunale, che si preannuncia pieno si sorprese.
Solo ieri infatti è giunta la notizia che in Comune vi sia la presenza di collaboratori non adatti al ruolo che ricoprono e senza le qualifiche necessarie, fatto comunque del tutto da accertare, si attende tuttavia il responso da parte della Segreteria Generale.
Al momento sono tre i punti all’ordine del giorno, tra i quali si discuterà di una mozione a sostegno della raccolta differenziata; l’approvazione della Cartografia Tematica e dello studio della vulnerabilità degli acquiferi soggiacenti il territorio comunale di Aprilia; e l’approvazione del regolamento di autorizzazione agli scarichi delle acque reflue domestiche, assimilabili in aree non servite dalla pubblica fognatura.
Ma potremmo assistere ad un colpo di scena. In questi giorni infatti Aprilia sarebbe nel mirino di una truffa immobiliare, un progetto noto come “Le ville di Massimo”, che starebbe proponendo un affare simile a quello di Ostia Antica, dove ignari compratori potrebbero non essere così accorti nell’acquistare. Al fine di scongiurare che cittadini per bene venissero raggirati, è stata spedita una lettera di cui ovviamente sarebbero ancora da accertarne provenienza e veridicità.
“Durante la conferenza dei Capi Gruppo – racconta Vincenzo La Pegna – su questo argomento abbiamo convenuto la realizzazione di una mozione che faremo leggere al Presidente prima dell’inizio dell’assise, con la quale specifichiamo di prendere le distanze da questi presunti ed ipotetici atti, affinché l’ufficio legale tuteli l’Amministrazione ma anche i cittadini, informandoli di questa possibile truffa. Secondo poi – ci spiega il Capo Gruppo di Aprilia Valore Comune – a detta del Sindaco, ad Aprilia, non ci sarebbero lotti dove tali villette potrebbero sorgere, però qualche imprenditore allo scuro della vicenda, potrebbe vendere a presunti truffatori lotti di terreno, ad insaputa dell’Amministrazione. E’ necessario informare la città di questo, anche se la truffa è ancora da accertare.”
Melania Orazi