E’ stata rifiutata la mozione riguardante l’estensione della raccolta differenziata dei rifiuti; la mozione aveva lo scopo di promuovere iniziative miranti principalmente a ridurre la produzione dei rifiuti e non solo a raccoglierli in modo differenziato. Presentata da Carmen Porcelli durante l’ultimo Consiglio Comunale aveva lo scopo di sollecitare il Sindaco e la Giunta ad imprimere maggiore impegno. “Si voleva rimarcare, come indicato non solo dalla comunità europea, ma anche dalla legislazione italiana oltre che dai programmi indicati nelle linee guida ministeriali e regionali che la prima attività consiste nel ricercare processi industriali, metodologie e tecnologie che comportino un uso minore di scarti prima, e rifiuti a fine vita poi, nonché ricercare di utilizzare materiali meno pericolosi e, solo dopo in una fase successiva, promuovere il Riuso, poi il Riciclo, poi Recupero e come ultima azione lo smaltimento con produzione di energia”, puntualizza il Capo-Gruppo del Sel, Carmen Porcelli.
“E invece: apriti ciel , la coda di paglia è andata subito a fuoco alla consigliera Pistolesi che ha definito ‘aria fritta’ la mozione ed affermato che è già stato deliberato una percorso ‘verso rifiuti zero’, mostrandosi stizzita per lesa maestà. Il Sindaco , anche lui con la coda di paglia, ha ribadito come sempre che tutto procede come si deve, per finire con l’assessora Lombardi che, puntigliosamente, ha rigettato la necessità di un ulteriore stimolo nella direzione indicata, perché già si stanno adoperando lasciando intendere che se la maggioranza avesse accettato la mozione avrebbe significato per loro la negazione di quanto già si sta facendo. Insomma un fascio di code di paglia”.
“Certo i distributori per l’acqua nelle scuole si stanno posizionando – prosegue il capogruppo di Sel – ma dopo l’annuncio roboante, con tanto di battage pubblicitario, il servizio è stato attivato ma solo in qualche scuola e poi caduto nel dimenticato subito. Ribadisco che si potrebbe far di più, e non solo estendendola in tutte le scuole, ma anche dislocando in città delle cisterne con acqua demineralizzata e buona, senza sapore di cloro, per l’utenza cittadina come in molte città italiane, romagnole in testa. Insomma come al solito molta immagine ma poca sostanza”.
Per quanto riguarda invece anche l’altro aspetto che metteva in evidenza la mozione di Sel, il consigliere comunale del centrosinistra ha chiuso sulla questione legata al settore del commercio: “Certo sono state ridotte le aliquote per la Tari relativamente alle aree riservate, all’interno dei supermercati, ai prodotti alla spina e, ancora, attivati tre mercati rionali a km zero di prodotti ortofrutticoli non può legittimare il crogiolarsi sugli allori, perché si potrebbe far di più. Rimettersi solo alle leggi del mercato e lasciare alla libera iniziativa imprenditoriale la possibilità di aprire supermercati a imballo zero, e non stimolare con più vigore tale pratica proponendo degli spacci inizialmente comunali, gestiti da coop di giovani, per poi permettere il riscatto oppure promuovere dei grandi gas (gruppi di acquisto solidali) a livello comunale gestiti dai negozianti delle attività commerciali in città vorrebbe dire sì fare qualcosa di concreto per il settore. Questa pratica avrebbe effetto anche come calmiere sui prezzi e fare concorrenza ai centri commerciali che spuntano prezzi di favore dai fornitori per ordini di grande quantità”.
“Come mai – Carmen Porcelli ha tenuto a precisare a proposito della riduzione dei rifiuti e della raccolta – che non si è voluta rendere costante l’iniziativa proposta una sola volta finora di incentivare la pratica di invitare i cittadini che hanno acquistato beni nei grandi centri commerciali (riducendo i coefficienti in modo proporzionale a quanto raccolto ai gestori dei centri) di depositare gli imballaggi inutili all’uscita degli stessi, intercettando i rifiuti prima che arrivino nelle case? Rilevo la progressiva estensione della pratica della raccolta porta a porta – da notare che il servizio della consegna dei kit spettava alla Progetto Ambiente e non all’assessore con volontari non retribuiti al seguito per avere sempre come unico risultato un ritorno pubblicitario politico, e lì ci fermiamo, dell’evento – concordo con il necessario avvio del rilievo puntuale dei sacchetti lasciati dalle utenze solo quando sarà completato l’intero territorio comunale, ma in quattro anni pieni, tanti ne sono trascorsi solo per attivarla, la differenziata è ferma a metà territorio comunale, interessandone poco più di un terzo (36 %) delle utenze. Come possiamo credere che nel 2015 la differenziata si completerà e sarà poi avviata la rilevazione sacchetti-utenze? Precedentemente era stato detto che sarebbe stata completata nel 2014, e forse prima ancora nel 2013; di questo passo arriveremo al 2020 prima di vedere il primo euro di riduzione per il cittadino più virtuoso…”.
Per concludere, ha scritto nel comunicato stampa Carmen Porcelli:”La mozione era un ulteriore stimolo a migliorare, senza negare quanto di buono è stato fatto, ma invitando ad indirizzare le azioni maggiormente verso la direzione della riduzione effettiva della produzione dei rifiuti. Purtroppo non è stata recepita da chi, ora si può dire perché non accolta con cognizione di causa, ha mostrato la coda di paglia supponendo di avere la verità in tasca. La pubblicità è l’anima del commercio ma se si pubblicizza fumo alla fine si resta con un pugno di mosche. E’ il caso della iniziativa, pure lodevole, del premiare chi si sposta in bicicletta o a piedi in città, ma nulla viene fatto per crearne le condizioni ideali (anzi si cerca di far avvicinare con estensione di parcheggi le auto al centro urbano). Le piste da ciclabili sono diventate ciclo-pedonali, di fatto i finanziamenti europei sono serviti per rifare i marciapiedi, non le piste come per quella fra la stazione e la ex Claudia; oppure quella prevista in via Inghilterra (con fondi comunali) che verrà integrata in un percorso che avrà un senso forse tra mille anni! Oltre ad essere continuamente attraversata da incroci, passi carrabili, benzinai con grossi pericoli per chi la utilizzerà. E che dire del Pedibus –ha concluso la consigliera di Sel – le orme disegnate in giro per la città, che avrebbero dovuto indicare il percorso agli alunni che andavano a scuola a piedi, si sono quasi del tutto cancellate. A cosa e, soprattutto a chi, è servita la spesa finora sostenuta per attivare un servizio tanto pubblicizzato e poi mai partito?”.
A.M.