Spese pazze, 480 euro a polo

Le magliette d’oro della polizia penitenziaria. Il Segretario Sippe chiede lumi sulla vicenda al Dap

Il Ministero della Giustizia, dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, a seguito di un appalto pubblico indetto dallo stesso, sarebbero state prodotte da una ditta marchigiana, delle polo dal valore di 480 euro ciascuna.

Sulla Gazzetta Ufficiale, si legge che le magliette a maniche corte in tessuto ignifugo con la scritta ricamata «Polizia Penitenziaria», sono state affidate in appalto ad un costo di 793 mila euro iva esclusa. Trattandosi di un acquisto di 2000 magliette, il costo unitario di ciascuna di esse peserebbe sui contribuenti per circa 480 euro iva inclusa.

La straordinarietà dell’episodio accaduto, avrebbe trovato ferma opposizione da parte del Segretario Generale del Sippe, Alessandro De Pasquale, il quale ha immediatamente inviato un email al vice capo vicario del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Dott. Luigi Pagano, chiedendo chiarimenti in merito. I dati riferiti al costo delle magliette – secondo quanto dichiarato dallo stesso Pagano – non sono certi, garantendo però al Segretario un impegno nel ricercare i dati esatti. Dal giorno dell’email sono passate 3 settimane e nessuna notizia sui dati.

magliette polizia penitenziaria

Inizialmente – fa notare il Segretario – il valore stimato, iva esclusa, dell’appalto delle magliette era di circa 80 mila euro e quindi 40 euro a polo; improvvisamente l’appalto più vantaggioso sembra invece essere quello della Griffe Srl, dal costo appunto di oltre 700 mila euro.

Dopo l’intervento del Sippe, non si fa attendere quello del movimento cinque stelle della Camera dei Deputati che il 22 Dicembre ha presentato un’interrogazione parlamentare nella quale è stato chiesto al Ministro della Giustizia se ritenga opportuno valutare i presupposti per inviare gli ispettori presso il Dap ai fini dell’esercizio dei poteri di competenza.
Alessandro De Pasquale, Segretario Generale del Sippe, auspica che possa trattarsi di un errore e che il DAP possa immediatamente sanare, pubblicando nuovamente l’aggiudicazione in Gazzetta con i dati corretti che il dottor Pagano ha promesso.

Melania Orazi

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