Il terremoto causò la morte di circa 30 mila persone, su un totale di 120 mila residenti nell’area interessata. Si tratta di una calamità naturale tra le più gravi che hanno colpito il territorio italiano. Decine i comuni interessati, in particolare Avezzano (circa 12000 vittime), Gioia dei Marsi (3500 vittime circa), Pescina (5000 vittime circa), San Benedetto dei Marsi (2700 vittime circa), Lecce dei Marsi (800 vittime circa).
Il Sindaco di Aprilia Antonio Terra esprime, anche a nome della Città di Aprilia, un ricordo per le vittime del terremoto del 13 gennaio 1915, indirizzando un pensiero solidale e una nota di vicinanza ai colleghi Sindaci dei Comuni della Marsica, che in questi momenti hanno promosso meritevoli iniziative di commemorazione.
Il territorio di Aprilia, tra l’altro, è idealmente vicino alla Marsica anche per l’importante numero di residenti con origini abruzzesi. Le campagne apriliane sono infatti state teatro nei primi del Novecento della transumanza dei pastori che, dai luoghi poi colpiti dal terremoto, giungevano fino al mare per trovare terreni fertili per i loro greggi. Una tradizione storica e sociale fondamentale per l’economia delle terre interessate, che ogni anno viene rievocata nella marcia della transumanza a cavallo dalla terra dei Volsci a quella degli Equi, il cui itinerario tocca anche la Città di Aprilia.
Melania Orazi