La scalata a Sindaco di Domenico D’Alessio sarebbe stata rafforzata – sottoscrive in un comunicato il giornalista Rosario Raco – da una notifica che accusava di abuso d’ufficio molti candidati dell’opposizione, per aver votato la delibera di consiglio comunale che nel 2007 ha modificato il contratto con la società Aser srl riguardo alla gestione del sistema tributario.
A quanto pare – si evince dallo stesso comunicato del giornalista – nella lista degli indagati vi era anche il candidato a Sindaco del Partito Democratico Alfonso Longobardi, situazione questa che di certo non lo avrebbe aiutato davanti al suo elettorato.
“Successivamente – spiega il giornalista Rosario Raco – la Procura della Repubblica di Latina ha richiesto il rinvio a giudizio dei vari indagati, ma il Giudice per l’Udienza Preliminare dottor Costantino De Robbio, nell’udienza del 23 gennaio 2012 ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti degli indagati per l’insussistenza dei reati ipotizzati dalla pubblica accusa.
In questo modo il procedimento penale aperto dalla Procura della Repubblica di Latina ha, forse inconsapevolmente, portato vantaggi ad una parte dello schieramento politico e notevoli danni all’altra.”
Lo stesso giornalista, analizzando insieme al suo entourage le carte risalenti agli anni 2002-2005 durante l’amministrazione guidata da Luigi Meddi, avrebbe ottenuto che i passi effettuati dalla Giunta non rispetterebbero a pieno i canoni di legalità: “Le delibere della convenzione e tutti gli incarichi stipulati con il sedicente “professore” Vincenzo Papadia, con l’esborso di centinaia di migliaia di euro dalle casse del Comune di Aprilia, erano illegittime: il nominato presidente non aveva i titoli per occupare quel ruolo professionale.”
I principi di legalità sembrerebbero essere stati calpestati dal comportamento dell’amministrazione sovra menzionata ed a tal proposito per Raco è forse stato sufficiente analizzare gli atti emanati dal settore finanziario e tributario. La delibera presa in considerazione dallo stesso giornalista richiama la legge finanziaria del 2003 che sembra essere in contrasto con la delibera n. 49 avente ad oggetto “L’approvazione dei principi che regolamentano la definizione agevolata per il pagamento dei tributi locali per gli anni 2009 e precedenti ai sensi dell’art. 13 della legge 289/2002.” Ma dopo diversi pronunciamenti della Corte dei Conti ed infine dopo 5 sentenze, la Sezione Tributaria della Cassazione ha affermato l’illegittimità delle delibere comunali che introducono il condono dei tributi locali per le annualità successive al 2002. Si domanda quindi Rosario Raco: “La delibera approvata in consiglio comunale il 4 Agosto del 2010 era legittima? Assolutamente no. La normativa fa riferimento esclusivamente a periodi d’imposta antecedenti al primo gennaio 2003. Pertanto – continua – gli amministratori del Comune di Aprilia, dirigenti, funzionari, sindaco, assessori e consiglieri, con le loro azioni hanno provocato notevoli danni all’Ente Locale.”
La documentazione raccolta ed esaminata dal giornalista Rosario Raco probabilmente verrà visionata anche dalla Procura della Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale per la Regione Lazio, la quale avrà il compito di valutare se il comportamento adottato dagli amministratori comunali non si palesino illegittimi, creando un danno notevole all’Ente Locale. E qualora l’esistenza di tali comportamenti fosse confermata, si dovrebbe valutare l’ipotesi o i presupposti per promuovere un giudizio di responsabilità dei soggetti interessati menzionai del suddetto rapporto di Raco.
Melania Orazi