Nonostante le difficoltà incontrate durante la costruzione dei carri, il Il Carnevale Apriliano è stato un vero e piccolo successo che ha coinvolto grandi e piccini in un trionfo di colori e musica. L’autore del libro protagonista di questo Carnevale 2015, “Becco di Rame”, è rimasto talmento colpito che ha deciso di ospitare nella sua clinica veterinaria, in modo permanente, la rappresentazione carnevalesca dell’Oca Ottorino. Ci informa di ciò l’assessore alla Cultura, Francesca Barbaliscia, in un suo Comunicato Stampa.
“Una tradizione culturale– afferma l’assessorealla Cultura riguardo a questo Carnevale- molto sentita ad Aprilia, che non ha perso di tono, ma anzi ha acquistato quanto a partecipazione e senso di appartenenza. Ancora una volta abbiamo avuto dimostrazione di quanto la nostra Città sia capace di aggregare creando una atmosfera magica, specie nei momenti di difficoltà“.
“Voglio ringraziare– continua- tutti coloro si sono impegnati per rendere gioioso e spensierato questo carnevale. Desidero iniziare dai più piccoli, i nostri bambini delle scuole Arcobaleno, Marconi, Vallelata, 1° Istituto Comprensivo, che con allegria, ma senso dell’ordine e disciplina hanno saputo tempestare di energia le vie della città con le loro coreografie; poi le insegnanti ed i dirigenti scolastici, loro punti di riferimento ed i genitori, in questo caso loro compagni di giochi.
Insieme a loro mando un ideale abbraccio all’associazione delle Botteghe del Carnevale Apriliano che ha sposato sin da subito la nostra proposta del tema tratto dal libro “Becco di Rame”, ottimizzando il poco tempo a disposizione sfidando il freddo e i malanni di stagione. Il loro impegno nella realizzazione del carro e delle coreografie è stato premiato dalla presenza nel giorno di giovedì grasso del veterinario dottor Alberto Briganti che, dopo aver salvato la vita all’oca “Ottorino”, ricostruendogli il becco con una protesi in rame, ha deciso di scriverne il libro oggetto oggi di un progetto di lettura nelle nostre scuole“.
“Ritengo che per tutta la Città sia stato un momento importante perché le capacità di tutti loro sono state riconosciute anche fuori dai confini del Lazio, è infatti intenzione del dottor Briganti di ospitare nella sua clinica veterinaria, in modo permanente, la rappresentazione carnevalesca di Becco di Rame. Per questo mi sento di dire grazie alle scuole ed alla ABCA, per aver creduto nella nostra proposta, ma anche al Sindaco Antonio Terra ed al Collega Vittorio Marchitti, al personale comunale ed al Comitato Grandi Eventi“.
Becco di Rame, non è stato l’unico tema affrontato dalle scuole; ispirandosi al rinascimento italiano ha sfilato in abiti e musica dal vivo la scuola Giacomo Matteotti, mentre con tema libero la scuola Menotti Garibaldi, i cui ragazzi hanno cucito da soli abiti a tema allegorico indossati nella mattinata di giovedì.
“Il nostro carnevale– continua- è una tradizione consolidata e come da venti anni a questa parte anche l’associazione “Lo Scrigno” ha magistralmente cucito e sfilato abiti di alta sartoria con il tema La Boutique Fantasque. Il loro lavoro è un fiore all’occhiello della Città. Trovo straordinario lo spirito con cui tutte le associazioni culturali e sportive, comitati di quartiere, semplici gruppi di amici, bande, gruppi corali, si siano messe in gioco rendendo il Carnevale una festa della città, a prescindere dal numero dei carri presenti. Questo è il senso della festa più spiritosa dell’anno: divertire e saper divertire, prendersi in giro, sdrammatizzare, ridere. È con questo spirito che tutti insieme ci siamo messi in gioco ed abbiamo scommesso sul carnevale Apriliano. Una scommessa che abbiamo meritatamente ed orgogliosamente vinto“.