Il cibo e le donne

Il cibo e le donne: una relazione speciale
Primo degli incontri gratuiti promossi dal Centro Estetico Riflessi di Aprilia

L’ossessione ad avere un corpo “magro”, è un aspetto caratteristico della nostra epoca, che sta producendo un aumento di persone affette da disturbi alimentari. La mancanza di accettazione del proprio corpo per quello che è, e non per quello che si vorrebbe che fosse, determina una serie di problemi con la propria “immagine” e con il proprio peso che costituiscono solo l’ultimo anello di una lunga catena di comportamenti e di atteggiamenti che si influenzano a vicenda. Per iniziare il processo di “guarigione” è indispensabile un cambiamento nel comportamento alimentare, e nella gestione del self-empowerment della persona.

Ciò paradossalmente prevede che la donna faccia quello che è incapace di fare: mangiare di più o di meno, ignorando che questa condizione dipende proprio dall’incapacità di riuscire a controllare la propria alimentazione perché caricata di significati altri oltre a quelli puramente fisiologici e nutrizionali. Non si può quindi pensare che la sola prescrizione dietetica possa essere sufficiente. Il percorso terapeutico tende a portare le persone alla padronanza di sé, per mezzo dell’introspezione, della ristrutturazione cognitiva e corporea, della sperimentazione profonda del processo di conoscenza di sé.
Trattandosi di disturbi che colpiscono sia il corpo che la mente, l’efficacia del trattamento sarà tanto maggiore quante più figure professionali (psichiatra, psicoterapeuta, nutrizionista, operatori olistici) interagiranno tra loro. Con un trattamento integrato e multidisciplinare i risultati di guarigione sono infatti molto elevati: l’80% dei casi di anoressia sembra guarire completamente, mentre solo il 60% dei casi di bulimia guariscono completamente a causa del forte rischio di recidiva dovuta ai disturbi associati.

Sarebbe auspicabile un intervento integrato in cui la persona nella sua interezza venga presa in carico. L’obiettivo è quello di offrire all’individuo uno spazio che possa contenerlo e nutrirlo in tutte le sue parti (affettiva, cognitiva e fisica), dove possa essere accolto e “curato”, dove ci sia qualcuno che si prenda cura di lui e lo “nutra”.

Uno spazio all’interno del quale la persona possa avere la possibilità, dopo aver avuto modo di stare, di riposare e di rifocillarsi, di alzarsi e di camminare con le proprie gambe, per riconoscere e soddisfare i propri bisogni. Punto di partenza è quindi aiutare la persona ad individuare tra i suoi interessi qualcosa che le venga spontaneo fare e che le dia piacere: il “sano rapporto con il cibo e con il corpo” inizia da qui. Avere un buon rapporto con se stessi e con la bilancia è l’arte di incontrare il verso se stesso, quello che si esprime e che sa fare cose uniche, non quello soffocato dall’idea del cibo.

È importante imparare a circondarsi delle cose che ci piacciono e delle persone che ci fanno sentire a nostro agio, nell’ottica dell’imparare a prendersi cura di se stessi, partendo da se stessi e coccolandosi sempre di più. Il Centro Estetico Riflessi ha sposato in pieno questo modus operandi, infatti, ha promosso, con la mia collaborazione, degli incontri a tema incentrati proprio sul rapporto con il cibo oggi. Presso Il Centro è attiva anche la collaborazione di un esperto Nutrizionista per seguire a 360 gradi il percorso della persona.

Dott.ssa OLIMPIA ARMENANTE psicologa e psicoterapeuta

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