Unico fondo agricolo nel Lazio frutto della riconversione dei beni sottratti alla mafia. Produce e commercializza il vino della legalità “Campo Libero”. Duecentosettantamila euro per la ristrutturazione della Fattoria Didattica sorta dalle ceneri dei beni confiscati alla mafia.
La Regione Lazio ha accolto favorevolmente il progetto “Un Casale per la Libertà” presentato dalla Società Cooperativa il Gabbiano con il supporto del Comune di Cisterna di Latina riguardante un consistente intervento di ristrutturazione del fabbricato sorto in località Piano Rosso unitamente ad una tenuta agricola frutto della riconversione di beni confiscati alla criminalità organizzata ai sensi della legge 575/65. In tutto 10 ettari circa di terreno confiscati alla mafia e che il Comune di Cisterna ha affidato, nel 2003, alla cooperativa sociale Il Gabbiano per realizzare una fattoria didattica. Ne è nata un’azienda agricola che produce “Campo Libero”, il vino della legalità commercializzato con lo stemma del Comune di Cisterna. La fattoria è stata oggetto, nel settembre del 2006, di un attentato che ha distrutto circa la metà del vigneto. Ciò nonostante, la volontà e l’impegno di contrastare ogni forma di intimidazione ha spinto la cooperativa Il Gabbiano e l’associazione Libera a proseguire il suo cammino ed ogni anno, a settembre, in concomitanza con la vendemmia, organizza un’importante manifestazione di sensibilizzazione in favore della legalità e contro le mafie.
“Quello di Cisterna – sostiene il Sindaco Mauro Carturan – è l’unico fondo agricolo nel Lazio sorto dai beni confiscati alla criminalità organizzata. Per questo, grazie al grande impegno della cooperativa il Gabbiano, sta diventando un vero e proprio centro di riferimento a cui in tanti guardano con attenzione. Tra questi la Regione Lazio che con il suo contributo ha riconosciuto l’importanza ed il valore esemplare del progetto”.
“E’ importante sottolineare come il progetto di recupero di questo bene – afferma il presidente della cooperativa Il Gabbiano, Dario Campagna – stia andando avanti e questo grazie al supporto di tutte le istituzioni coinvolte a cominciare dal Comune di Cisterna, dalla Prefettura e dalla Regione Lazio. In particolare il riconoscimento di questo contributo di 270mila euro da parte della Regione darà modo di realizzare un recupero del casale per attività sociali a valenza comunale, provinciale ed anche nazionale”.
“L’intervento finanziato dalla Regione Lazio – aggiunge Davide Patti, responsabile dell’associazione Libera di don Ciotti – conferma l’impegno della giunta regionale di massima attenzione all’intervento per il recupero dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Libera avrà il massimo impegno affinché l’esperienza che si sta portando avanti nel Comune di Cisterna di Latina possa diventare un riferimento a livello regionale”.