“Non riesco a sopportare quelli
che non prendono seriamente il cibo” (Oscar Wild)
Lo afferma l’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, che ha indagato le abitudini alimentari di 500 persone dai 18 ai 55 anni, confrontandole con i parametri stabiliti dai nutrizionisti per combattere la depressione.
Nello studio si è indagata in particolare la suddivisione dei pasti nella giornata ed è emerso che quasi il 15% degli uomini e il 10% delle donne non fa la prima colazione; nonostante gli esperti affermino l’importanza del primo pasto giornaliero per mantenere un livello adeguato di energia e buonumore durante la giornata.
Da quanto emerge, è positiva l’influenza della caffeina sul metabolismo per un miglioramento della concentrazione e per intervenire sulla sonnolenza, spesso tipica di chi è depresso; è consigliata prevalentemente al mattino, quando la depressione è in genere più sintomatica e va evitata la sera per prevenire l’insonnia.
Anche l’introduzione di minerali e vitamine come Ferro, Zinco, Selenio, Magnesio, vitamine B6, B12 e D, sono importanti per portare sangue al cervello e modulare la trasmissione degli impulsi nervosi mentre la loro assenza provoca depressione.
I carboidrati sono indispensabili se si vuole avere un buon umore, sono la fonte di energia preferita dal corpo umano e aumentano i livelli di serotonina, da preferire quelli integrali poiché sono assorbiti lentamente e mantengono stabili i livelli di energia e di zucchero nel sangue, regolarizzando l’umore.
A questo punto è doveroso augurare buon appetito e, di conseguenza, buona giornata.
Alessia Locicero