L’incidenza pregnante riguardo all’argomento ‘rete fognante’, travolge in maniera insistente tutto il circondario apriliano, con una netta predominanza da parte delle borgate. Una di queste è sicuramente l’area che ricopre il quartiere Sacida, che da tempo attende una risposta chiara e definitiva dalla Regione Lazio e dal Comune in relazione alla probabile realizzazione di un collettore che appunto colleghi la rete fognante al depuratore generosamente messo a disposizione dalla Rida Ambiente. Ma non solo. Dopo ben 8 mesi fra mozioni, repliche e contro repliche, arrivano segnali positivi anche per via Gorgona: la strada (si spera entro fine Aprile) diventerà a doppio senso di circolazione e finalmente i camion da e verso la Rida non dovrebbero causare più nessun danno ai cittadini residenti. Parole di gradimento sono state inoltre spese per l’arrivo del gasdotto, un servizio inedito per la zona, un beneficio a cui molti residenti hanno aderito, ma ancora si evince una situazione di impasse per quando riguarda l’allaccio al depuratore della Rida:
“La realizzazione del gasdotto – commenta Mary del comitato Sacida – è un opera assolutamente importante per il quartiere Sacida. In principio vi era un po’ di scetticismo ma con il passare del tempo molti nuclei familiari hanno aderito, evidentemente i residenti hanno afferrato i benefici di quest’opera.
Perdura invece una situazione di stallo per quanto riguarda la rete fognante della zona e molto probabilmente dopo Pasqua organizzeremo un incontro con geometri ed esperti del Comune, per capire come noi residenti dobbiamo comportarci in virtù del nuovo regolamento. Nel frattempo prosegue il discorso per quanto riguarda l’allaccio delle fogne al depuratore della Rida Ambiente; inoltre il comitato ha richiesto al Sindaco di vedere l’atto che lo stesso ha spedito alla Provincia e alla Regione Lazio. L’opzione di collegare la rete fognaria al depuratore dell’azienda di via Valcamonica è un processo che richiederebbe molto meno tempo e a costi ridotti, piuttosto che realizzare un nuovo depuratore. In questo frangente è importante capire le intenzioni della Provincia e della Regione, ma nel frattempo il comitato sta lavorando per garantire che tale possibilità abbia un lieto fine con una petizione, al fine di sollecitare l’avanzata di questa proposta. Accettare quanto suddetto significherebbe allacciare le fogne in un tempo breve: una soluzione semplice per tutti e sarebbe un peccato non sfruttare questa occasione. L’Amministrazione è d’accordo con il comitato, speriamo che tale soluzione venga accettata anche da altri enti.”
L’inizio dei lavori su via Gorgona e l’installazione del gasdotto sono stati accolti dall’Amministratore Delegato della Rida Ambiente, Fabio Altissimi, con grande soddisfazione, spendendo parole importanti nei confronti del Sindaco Terra. Ma non possiamo dire la stessa cosa invece se l’argomento si focalizza sulla rete fognante e l’allaccio al depuratore che la stessa azienda ha messo a disposizione:
“Rispetto alla Giunta ed in particolar modo al settore dei Lavori Pubblici, è da onorare il comportamento del Sindaco che ha soddisfatto il volere dei cittadini con l’ampliamento a due corsie di via Gorgona. Con un’ordinanza il primo cittadino ha dato un chiaro segno di responsabilità nei confronti dei cittadini. Tuttavia i lavori su via Gorgona erano previsti già dal Giugno 2014, ossia da quando la Regione Lazio lo ha imposto con una prescrizione; ovviamente spero che entro la fine di Aprile l’opera sia terminata, beneficiando così tutto il quartiere.
L’installazione dell’impianto del gasdotto non ha riguardato in prima persona l’Amministrazione, bensì la società che opera in questo settore, la quale ha ritenuto strategico l’adempimento di tale opera in zona Sacida: un investimento ritenuto fruttuoso da parte dell’azienda. Il progetto ha ricevuto un grande riscontro da parte delle famiglie: l’azienda operante ovviamente ha promosso un servizio che prima era inesistente e le tante adesioni hanno permesso l’avvio di tale opera.”
“Riguardo alla rete fognante la Rida da 5 anni a questa parte e per una decina di volte ha proposto al Comune ed ai comitati l’allaccio al depuratore: l’ente ha garantito svariate volte ai residenti di Sacida che avrebbe realizzato la rete fognante con tanto di gare pubbliche e quindi allacciando la stessa al depuratore ed evitare in questo modo l’insorgenza di un inquinamento delle falde. Da tre anni – ci tengo a dire – che compiamo la bonifica delle fosse settiche adiacenti al nostro impianto, che sono rappresentate da almeno 400 POS e tutto a nostre spese. E se la Rida non va a prelevare queste fosse settiche, purtroppo potrebbe sorgere il rischio di inquinare completamente i terreni limitrofi. Perciò abbiamo proposto – ad un prezzo stabilito dalla politica e senza verificare un ritorno economico – di allacciare circa 2000 utenze al nostro depuratore affinché non si inquinino i terreni. Con grande delusione noto che la risposta della Regione e del Comune – dopo 4 anni di insistenza – è quella di adeguare ogni abitazione civile con un piccolo depuratore e mi sembra giusto che i cittadini si oppongano civilmente a questa presa di posizione della Regione Lazio, che non trovo congrua dato che un depuratore è già presente in loco ed è in attesa di poter tranquillamente ricevere liquami per essere depurati.
Di conseguenza sorgono in me dei dubbi: forse vi sono degli interessi nascosti, ma sicuramente l’Amministrazione dovrebbe fare qualcosa per evitare che i cittadini, dettati da un problema economico, continuino ad inquinare i terreni, le falde acquifere. Ciascun nucleo familiare è chiamato a sborsare circa 4-5 mila euro, ma prendere in considerazione la proposta suddetta si risparmierebbe denaro e tempo: per realizzare l’allaccio al depuratore della Rida Ambiente occorrono suppergiù 500 euro ed il problema è risolto per sempre. Sembrerebbe che il Sindaco ha garantito che a breve ci saranno le gare per l’appalto relativo alla rete fognante; suggerisco inoltre allo stesso – per affrettare i tempi – di procedere con un’ordinanza che permetterebbe di utilizzare il benefit dei 2 milioni e realizzare la rete fognante immediatamente. Concludo il mio discorso sostenendo che, con tutto il denaro speso per la sanificazione delle fosse settiche nei tre anni (circa 300 mila euro), a saperlo prima, ci saremmo occupati noi del collettore risparmiando una modesta cifra, offrendo oltretutto un servizio ai cittadini.”
Melania Orazi