Brando Giorgi, da Vivere a Centovetrine
Il suo curriculum è ricco di ruoli televisivi da Caterina e le sue figlie 3, a Sangue Caldo e molti altri
“Ci si accorge che fare l’attore è un lavoro solo nel periodo in cui non si lavora, perché inizia l’attività di cercare un’occupazione, altrimenti non si tratta di un mestiere, ma di uno splendido sogno”, con queste parole Brando Giorgi descrive la sua vita di attore. Diviso tra famiglia e lavoro tra Roma e Torino oggi la vita di Brando è molto movimentata ma non tralascia il suo ruolo di padre e lo fa con orgoglio e dedizione.
E’ sposato con la showgirl Daniela Battizzocco, e ha due figli, Camilla e Niccolò di 9 e 6 anni. Come annunciato a giugno, questo mese, a Centovetrine entrerà un nuovo personaggio direttamente da “Vivere” sbarca Brando Giorgi. Brando interpreterà un restauratore dal passato misterioso molto legato al personaggio di Cecilia Castelli. Insomma, il centro commerciale più famoso d’Italia non chiude e regala nuove passioni, tradimenti e vendette. Noi siamo andati a conoscere Brando Giorgi il cui vero nome è Lelio Sanità di Toppi. Come lui stesso ci racconterà i suoi due nomi rappresentano le sue due sfere nella vita, quella privata (Lelio Sanità di Toppi) e quella pubblica (Brando Giorgi).
Brando, fino al 2007, era stato tra i protagonisti maschili più apprezzati della soap Vivere, oggi torna su Canale 5 con Centovetrine ed è un po’ come riassaporare il gusto di un passato dolce al palato della memoria. Il suo curriculum è ricco di ruoli televisivi da Caterina e le sue figlie 3, a Sangue Caldo, Mogli a pezzi etc.
Brando, Centovetrine sta arruolando nomi storici di Vivere, come hai vissuto il ritorno al mondo delle soap?
Non so da quale ragione sia dettata. So però di essere molto contento.
Daniele Carnacina, che mi conosceva dai tempi di Vivere mi ha richiamato e sono felice di essere sul set di Centovetrine. E’ un set che conosco ed è un bel gruppo, si respira un’atmosfera serena. Sono cambate un po’ di cose sul modo dif are le soap, ci sono meno esterne più scene lunghe, ma anche se avevo lasciato ‘Vivere’ da sei anni per fare altro, non mi sono mai pentito della mia scelta.
Il tuo sarà un ruolo decisivo?
Sarò un restauratore che, sulle prime, si presenta solo come restauratore, in realtà nascondendo numerosi segreti importanti e mostrando diverse sfumature di personalità. Non sarà un personaggio a tinte fosche, negative.
Centovetrine manterrà consolidato il suo pubblico, dopo il rischio chiusura?
Siamo in un periodo di grandi cambiamenti per le fiction italiane. Centovetrine piace, io mi auguro continui il più a lungo possibile. Il suo successo è garantito da un elevato numero di bravi professionisti.
E Brando Giorgi, come attore, che programmi futuri sta coltivando?
Non ci sono per ora grandi novità però sto lavorando su più fronti che ovviamente non posso anticipare.
Con che ti piacerebbe lavorare?
Non ho preferenze con tutti gli attori professionisti è sempre un piacere lavorare, ma Carlo Verdone per me è sempre stato un sogno, sono ottimista, la carriera è lunga prima o poi ci si incontra.
Quale personaggio ti piacerebbe interpretare?
Tutti i personaggi sono belli se ben scritti. Se dal personaggio esce fuori un’anima che sia buona o cattiva non fa differenza ma è importante che sia profondo e ben scritto.
Quando Lelio Sanità di Toppi è diventato Brando Giorgi?
Quando ero giovane ho capito che Lelio era un nome troppo serioso. La scelta del nome Brando è stata casuale poi un mio primo agente mi disse: “Che ne dici di Giorgi come cognome?” A me piaceva l’abbinamento del nome Brando al cognome Giorgi e così nacque la mia nuova identità artistica.
A questo punto non resta che attendere l’ingresso di Brando/Thomas a “Centovetrine”, con la certezza che con lui i colpi di scena saranno sempre all’ordine del giorno. Basterà per salvare la soap da una fine così spesso annunciata?
Marilena Ferraro