APL presenta il “Piano Organico per la Sicurezza”

Parteciperanno alla conferenza stampa di Mercoledì 22 Aprile esponenti politici del calibro di Centinaio (Capogruppo Lega al Senato) e Santori (consigliere Regionale)

“Aprilia in Prima Linea ha invitato esponenti politici di prima fascia per far conoscere loro il nostro territorio, con lo scopo di inquadrare le problematiche e prendere le dovute precauzioni.”
La conferenza stampa di Mercoledì 22 Aprile al bar Casinò Caffè si prevede essere un incontro importante per Aprilia, in cui il tema della sicurezza sarà l’unico comun denominatore. Accendere i riflettori sulla città e far conosce la stessa al di fuori del territorio nazionale, è uno degli obiettivi di APL che si è avvelerà di ospiti come il Capogruppo della Lega al Senato Gian Marco Centinaio ed il Consigliere Regionale Fabrizio Santori.
Per assurdo ci voleva un pavese come Centinaio per spiegare quali potrebbero essere le ricette da adattare alla nostra situazione; mentre il romano Santori consapevole invece delle criticità di Aprilia, presenterà anch’esso delle linee guida. Aprilia in Prima Linea di seguito porrà alla loro attenzione il “Piano Organico per la Sicurezza”: “E’ necessaria una politica fattiva sul suolo apriliano, di interloquire con i cittadini anche al di fuori del periodo elettorale, ed abbattere in maniera energica tutte quelle criticità che non fanno altro che mettere in cattiva luce le tradizioni e la storia della città.”
Il fenomeno della microcriminalità ritorna alla ribalta sui giornali e APL nella figura di Emanuele Campilongo, sostiene una politica meno conservatrice ma più camaleontica:
Dopo l’emergenza legata all’ambiente Aprilia in quest’ultimo periodo ritorna alla ribalta riempendo, in maniera preoccupante, le pagine della cronaca: la microcriminalità ha diffuso un certo senso di insicurezza tra la popolazione. Molto spesso questi piccoli ma continui fenomeni di natura delinquenziale, tollerate secondo principi di buonismo a mia definizione ipocrita, sono sintomo di una città che non possiede ancora una politica industriale e non bene rappresentata dalle forze politiche vigenti. Tra le tante emergenze che le aziende di Aprilia si trovano a fronteggiare, una di queste è ovviamente legata alla sicurezza e non è un caso che il Consorzio CIAP stia prendendo dei seri provvedimenti, soprattutto in seguito all’ insediamento di famiglie rom in un capannone industriale abbandonato. Il tessuto della piccola e media impresa fatto di tradizioni a noi note se reagisce in tal modo significa che la misura è colma; non passa giorno che le attività commerciali, siano esse negozi o imprese, non vengano vessate da questo disagio. Tollerare lamentandosi non è la strada giusta. Prendendo spunto dagli ultimi fatti di cronaca, il locale dove stiamo preparando la conferenza stampa sulla sicurezza è stato oggetto di furto e nella stessa zona altri 4 in contemporanea; del presidio di pubblica sicurezza ad Aprilia se ne parla da decenni: la realizzazione di un Commissariato di Polizia di Stato è quindi ancora al vaglio.

Il comune cittadino o l’imprenditore ha il diritto di avvertire un senso di sicurezza nell’ambiente in cui vive. La videosorveglianza è solo uno dei concetti importanti da tenere in considerazione ma non l’unico; è necessario ispezionare la situazione a monte ed ammettere che gestire un territorio come quello di Aprilia grande quanto quello di Milano, potrebbe richiedere una sorveglianza più rigida. E’ opportuno inoltre considerare che il corpo di Polizia Municipale nei numeri è insufficiente; che il presidio dei Carabinieri da solo può fare ben poco, il tutto amplificato dai tagli della Spending Review, che hanno indebolito uno dei settori fondamentali del vivere civile. I frutti di questa politica sporca li stiamo vedendo pian, piano, e purtroppo tutti in contemporanea; l’immigrazione è uno dei fenomeni dilaganti: condivido la tolleranza e l’accoglienza, ma il flusso andrebbe regolato prima che la situazione ci sfugga totalmente di mano. Aprilia sembra essere diventata la base logistica da cui partono giorno dopo giorno potenti ondate di furti, rapine, scippi, elemosina, prostituzione anche fuori regione. APL non vede nell’immigrato un problema o un pericolo, queste semplificazioni li lasciamo ad altri, però mi sembra legittimo prendere dei provvedimenti.”

 

Emanuele Campilongo APL

 

I REFERENTI POLITICI. “Attraverso i nostri referenti politici ossia il Capogruppo della Lega al Senato Gian Marco Centinaio, il Consigliere Regionale Fabrizio Santori, l’On. Parlamentare Europeo Mario Borghezio, chiederemo di accendere i riflettori su questo territorio. Ci farebbe piacere che anche le altre forze politiche facessero pressione verso i propri referenti politici, se ne hanno! Secondo APL la battaglia per la sicurezza deve essere combattuta all’unisono, senza schieramenti.

PIANO ORGANI PER LA SICUREZZA. Durante la conferenza presenteremo un “Piano Organico per la Sicurezza”, che fonda le basi sulla partecipazione diretta del cittadino o del Comitato di Quartiere per monitorare e controllare il territorio, interloquendo con le Forze dell’Ordine. Questo non vuol dire che il cittadino deve farsi giustizia da solo. Se a ciò aggiungiamo una maggiore presenza delle Forze dell’Ordine e un loro fattivo potenziamento, la videosorveglianza ed inoltre preparare il campo ad una possibile modifica delle norme vigenti, ad esempio l’Art. 52 del c.p. riguardo alla legittima difesa, qualcosa di positivo si potrebbe realizzare. Approfondiremo questo argomento Mercoledì 22 Aprile alla conferenza stampa. La politica significa gestire le norme in base la periodo storico di riferimento, le esigenze cambiano ed è innaturale che una legge perduri nel tempo. E’ chiaro che il fenomeno della sicurezza è influenzato anche dalla presenza di altri aspetti, ma dobbiamo essere in grado di gestire la situazione, altrimenti i cittadini potrebbero ricorrere a comportamenti giustizialisti autonomi. Caso eclatante quello del tabaccaio di via Fossignano. Non dobbiamo arrivare ad un punto di non ritorno. Aprilia ha bisogno che i rappresentanti comunali si avvicinino ad esponenti dei propri partiti politici, ad una politica che conta, non bastano le audizioni ci vuole un impegno diretto delle istituzioni; devono capire che questo territorio esiste. Non basta la partecipazione di qualche azienda pontina all’Expo di Milano per accendere i riflettori su Aprilia e sulle sue problematiche; e se la strada intrapresa non ha dato frutti bisogna cambiare: chi continuerebbe una stessa dieta alimentare se dopo un anno non ha trovato miglioramenti? I provvedimenti per abbattere la microcriminalità non stanno dando giovamenti, è necessario quindi adottare un nuovo pianto di azione. Cosa aspettiamo per cambiare rotta?

Melania Orazi

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