Euribor sotto ZERO, scenderanno le rate dei mutui

Aprilia – Sapevate che grazie agli interventi di Mario Draghi, Governatore della Banca Centrale Europea (BCE), le rate dei mutui potrebbero scendere?

In questo breve articolo, sfruttando la mia esperienza professionale maturata già da molti anni in ambito bancario e finanziario, cercherò di chiarire come i profondi e repentini mutamenti che stanno caratterizzando il mercato finanziario possono, incidere nella gestione dei  risparmi delle vostre famiglie.

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Fabrizio Brilli

Con la crisi finanziaria degli ultimi anni, la politica monetaria della BCE ha mirato all’abbassamento dei tassi di interesse, in modo da favorire i finanziamenti e agevolare la ripresa economica. L’operazione più importante è quella attuata in questi giorni: il cosiddetto QE (Quantitative Easing), una delle modalità con cui avviene la creazione di moneta da parte di una Banca Centrale e l’immissione della stessa nel sistema economico e finanziario.

Più in particolare, a partire da marzo scorso, il Governatore Draghi, ha avviato un’operazione di acquisto titoli di stato per 60 miliardi di euro al mese e proseguirà con questa modalità fino a settembre 2016. Quest’immissione di enormi quantità di liquidità determinano uno schiacciamento al ribasso dei tassi di interesse, tra cui l’Euribor a 3 mesi, che per la prima volta nella storia, ha assunto valore negativo!

L’Euribor (acronimo di Euro Inter Bank Offered Rate) è il parametro di riferimento utilizzato dalle Banche europee per scambiarsi il denaro.

Chiariamo che l’Euribor, sommato allo spread (ovvero il guadagno della Banca), viene anche utilizzato dalle Banche per calcolare il tasso da applicare ai clienti che richiedono un mutuo. Come noto alla maggior parte degli italiani che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile, l’Euribor è soggetto a variazione giornaliera e, con cadenza mensile o trimestrale, a seconda se il riferimento è l’Euribor a 1 mese o l’Euribor a 3 mesi, incide sull’importo della rata di mutuo.

Banca Centrale Europea

Cosa comporta per la rata del vostro mutuo che tale parametro abbia quindi assunto un valore negativo? Sicuramente si tratta di una una notizia significativa se si considera che in meno di due mesi dall’inizio del QE, questo ha già avuto un forte impatto sulla discesa dei tassi e per milioni di mutuatari significa poter veder scendere nei prossimi mesi le rate del loro mutuo.

Ma vediamo nel dettaglio come la discesa dell’Euribor si concretizza in un beneficio nelle tasche delle famiglie italiane. Per la maggior parte dei mutui, come spiegato precedentemente, il tasso si calcola sommando allo spread, l’Euribor a 1 o 3 mesi. Quindi se il contratto non prevede clausole diverse, la Banca dovrebbe sottrarre allo spread l’Euribor. Pertanto il mutuatario si troverebbe a pagare un tasso inferiore allo spread. Per fare un esempio, nel caso di un mutuo variabile a 15 anni con capitale erogato di 100.000 euro e con l’Euribor di poco sotto lo zero, la rata si aggirerebbe intorno ai 638 euro, mentre con un Euribor in risalita allo 0,50 %, la rata aumenterebbe a circa 661 euro.

Il mio suggerimento: monitorare l’andamento dei tassi e verificare presso il proprio Istituto Bancario se, in base all’accordo contrattuale, l’Euribor verrà effettivamente sottratto allo spread.

 

Fabrizio Brilli

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