Sottopasso ferroviario: dopo 8 anni riprendono i lavori

Un’opera importante e necessaria per i residenti del Quartiere Vallelata

Completati i lavori per il nuovo parcheggio alla Stazione Ferroviaria di Aprilia per una capienza di circa 100 posti auto, tuttavia, pur essendo un’opera di necessità inequivocabile, lascia un po’ tutti con l’amaro in bocca dato che la metà degli stessi risulterebbe a pagamento.

“Sicuramente l’aumento dei parcheggi – ci spiega il Presidente del Comitato di Quartiere Vallelata – consentirà di decongestionare quello da tempo presente alla stazione di Aprilia. Inoltre sono comparsi da giorni all’interno della stazione i picchetti che delimitano i lavori di completamento del sottopasso ferroviario e ciò consentirebbe ai residenti l’accesso alla stessa da via delle Valli.

Iniziati i lavori di completamento del sottopasso ferroviario (2)

Maturando nel tempo un po’ di scetticismo relativo alla data di inizio dei lavori, il Presidente del quartiere Roberto Antonio Sicuro esprime tutta la sua felicità per l’apertura del cantiere: “Oggi è un giorno importante per il quartiere. Finalmente, dopo uno stop lungo 8 anni, riprendono i lavori per il completamento del sottopasso che permetterà ai residenti di raggiungere il centro di Aprilia in maniera autonoma. Anche i quartieri di Bellavista e Fossignano potranno beneficiare di questo passaggio ed evitare di imboccare la Pontina per raggiungere Aprilia e la stazione. Con la sistemazione della viabilità di via delle Valli inoltre si potrà decongestionare ulteriormente l’area antistante la stazione essendo disponibili dal lato della stessa via ampi spazi da destinare a parcheggi. Esprimo infine un cordiale ringraziamento all’Amministrazione Comunale, all’Assessorato ai Lavori Pubblici e al Sindaco che hanno scrupolosamente seguito l’iter per la realizzazione dell’opera, la quale avrà bisogno delle opportune sistemazioni che il Comitato di Quartiere seguirà in accordo con l’amministrazione stessa.
I lavori dovrebbero completarsi, secondo gli addetti, in 60 giorni.”

Melania Orazi

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