Il Vice Presidentedi di Realtà Popolare, Elio Aliperti, e il Coordinatore Comunale di FDI, Edoardo Baldo, rispondono alle parole dell’assessore Spallacci riguardo la pista ciclabile in via Inghilterra. “Le parole dell’Assessore Spallacci non meriterebbero nemmeno una replica“, sono le dure parole di Elio Aliperti. “Ma siccome-continua- riteniamo che siano lesive dell’intelligenza e della pazienza dei residenti del quartiere Europa, siamo costretti a rilevare che le sue affermazioni confermano l’inadeguatezza e la superficialità con la quale vengono gestiti ad Aprilia i lavori pubblici“.
“Necessita quindi evidenziare– prosegue Aliperti- che il progetto iniziale della pista ciclabile, la cui realizzazione sulla via Inghilterra è stata segnalata dai cittadini come non opportuna, prevedeva un impegno di superficie maggiore perché doveva occupare degli spazi interni rispetto al marciapiedi. Progetto irrealizzabile perché non si erano messi in conto i necessari espropri. La variante ha pertanto previsto un impegno del manto stradale restringendo di fatto la carreggiata. Sempre i cittadini e commercianti hanno fatto sentire la loro voce per evitare il paventato accesso a senso unico su via Inghilterra, prima annunciato e poi puntualmente smentito dalla stessa Amministrazione. Anche qui non si teneva conto del danno procurato ai commercianti che eroicamente resistono nella tanto bistrattata Via. Poi la ciliegina sulla torta ( una torta amara in questo caso) : sempre i cittadini hanno dovuto segnalare che le dimensioni della pista pedociclabile non era adeguata, e la difficoltà che incontrerebbe un coraggioso ciclista che ogni 5 metri rischia un impatto con un auto che deve accedere nelle varie strade secondarie o alla pompa di benzina della Q8. In questo caso dopo mesi e mesi di totale tracotanza mostrata dall’amministrazione nel voler realizzare questo progetto che ha visto per di più abbattere degli alberi vivi e sani per avere in cambio aiuole e alberelli di pepe, ha finalmente deciso di ascoltare i cittadini ed ha bloccato i lavori in attesa di ulteriore variante. Mettendo in fila tutti questi accadimenti, e tenuto conto che il blocco dei lavori è stato deciso a seguito di segnalazione delle persone comuni e non dei tecnici del comune per sua stessa ammissione, una domanda nasce spontanea…perché elegantemente non rassegna le Sue dimissioni cercando di uscire a testa alta?“, domanda.
“Restano ovviamente i temi aperti rispetto alle situazioni di vero pericolo rappresentato dai marciapiedi di fronte alla futura pista ciclabile, talmente danneggiati dagli alberi da non poterne consentire l’ utilizzo, specie da parte dei disabili, le cui radici sono ormai diventate ospiti delle cantine di alcuni palazzi“, afferma il Vice Presidente di Realtà Popolare.
““Non è un errore è una variante” potrebbe essere il titolo di una commedia in prima serata“, ironizza invece il Coordinatore Comunale di FDI Edoardo Baldo. “Ho dovuto scorrere con gli occhi più volte le dichiarazioni dell’Assessore Spallacci poiché non credevo a quello che leggevo. L’Assessore ci spiega che non c’è stato nessun errore, infatti è cosa normale effettuare varianti al progetto se quest’ultimo è corretto… Ma no, dimenticavo, la modifica nasce dalle richieste delle persone e del Comitato di Quartiere!“.
“L’Assessore– prosegue imperterrito Baldo-forse all’Assemblea pubblica di Novembre, presso il Comitato, deve essere stato poco attento visto che i cittadini non erano interessati alla pista ma al mero rifacimento di entrambi i marciapiedi in simultanea e non a step, ma in quell’occasione l’Assessore tuonò: “ non si possono fare varianti” e ora sì Assessore? Sbaglio o ha poche idee e anche confuse?“.
“Mi sembra oltremodo assurdo– continua Baldo- che ci sia stato bisogno dei cittadini per spiegare ad un tecnico che una pista pedociclabile da 1 mt. e 20 cm. non sarebbe bastata per i due sensi di marcia. Propongo, dunque, di devolvere lo stipendio dell’Assessore a questi cittadini che senza essere dei tecnici hanno capito subito che nel progetto qualcosa non funzionava“.
“L’Assessore ci accusa di non dialogare con le persone e di non recepire i lori bisogni come invece sembra far lui e l’amministrazione, ma forse vive in un mondo tutto suo poiché, tolte le diverse associazioni che criticano il progetto e le lamentele sui social, abbiamo ricevuto da tutti i residenti un plauso per l’iniziativa visto che, le persone sono stanche di essere prese in giro. Magari, se l’Assessore accettasse, alla prossima torta potremmo invitarlo così da rendersi conto di persona della situazione“, conclude Baldo. “Inoltre, l’Assessore, dimentica di rispondere ai punti fondamentali della nostra protesta, ovvero: alla mancanza di sicurezza degli utenti che attendono per strada l’autobus e la pericolosità creata dall’allargamento del marciapiede all’altezza della Banca“.