Lunga discussione consiliare in merito all’unico punto presente all’ordine del giorno: il Rendiconto ed il Bilancio del 2014 del Comune di Aprilia. Dopo la lunga esposizione a cura dell’Assessore Roberto Mastrofini, è iniziata la lunga sequenza di interventi.
“La città è scesa in piazza contro l’ASER, e anche la maggioranza ha lottato. se sia stata una buona scelta, lo vedremo quando pagheremo a loro gli interessi. Oggi avremo una riscossione indiretta, sarà responsabilità poi comunicare tutto questo ai cittadini. La questione – apre il consigliere Gianni Bafundi – era già discussa, poteva essere evitata la discussione. Dove sono gli introiti? Abbiamo un salvadanaio vuoto, e facciamo risultare che invece sia pieno. Sono state ‘riesumate’ cifre che in bilanci precedenti non c’erano, cifre del 2007 e del 2008“.
Subito dopo segue l’intervento di Carmen Porcelli, capogruppo di SEL, che invece espone un punto di vista a tratti differente: “Abbiamo appreso, come in altre situazioni, che il rendiconto è l’esibizione di forza di una maggioranza che poggia le proprie basi sulla fiducia che il Consiglio nutre nella Giunta. Siamo il quibto comune della Regione Lazio, e lo dico rammaricandomi di un fatto: con Lei doveva iniziare un nuovo corso, certi errori sono macroscopici ed allucinanti. Sono quattro le criticità del rendiconto: gli errori commessi sulle anticipazioni come vanno risolti? Lei, nella relazione, ha evidenziato la questione legata ai residui attivi: se si vuole eludere il patto di stabilità si può fare. Da noi i residui aumentano ed altrove calano: se non riscuotiamo, però, é il caso di fare i conti con la realtà – il consigliere, dopo alcune specifiche, invita all’attenzione la Giunta con un monito – I problemi vanno risolti: se si paga per i bisogni di una collettività, si deve ricevere. Non si possono sperperare i soldi dei cittadini in questo modo“.
La posizione sui residui è condivisa anche dal Consigliere Nello Romualdi, che chiosa: “I residui, come un gioco di prestigio, appaiono e scompaiono – e poi aggiunge – La soluzione interna è la più produttiva, a voi non piace. Perchè non creare punti fermi con una garanzia di progettualità a lunga scadenza? Far effettuare lavori all’esterno del Comune non è una soluzione che piace. L’interpretazione di alcune norme, tra cui quella del condono tributario, quando sarà legittimata, produrrà un altro grosso problema, e sarebbe l’ennesima dimostrazione di mancanza di attenzione“.
Altra stoccata è del consigliere del Partito Democratico Monica Tomassetti, diretta sulla qualità del lavoro dell’Assessore Mastrofini: “L’Assessore Mastrofini ha dichiarato, fondamentalmente, che chi amministrava le finanze nel 2013 non sapeva gestire al meglio il settore. La maggioranza non ha interpretato in modo corretto la normativa, ed oggi siano arrivati all’annoso problema dei residui. L’errore ha generato squilibri, che non sono altro che l’anticamera di dissesto finanziario? L’errore è stato corretto? Ad oggi possiamo solo fare affidamento nelle capacità dell’Assessore: affidamento che non deve essere solo tecnico, ma anche politico. Sono stati messi assieme solo dati senza alcun cenno al Bilancio Consuntivo. Il fatto che l’Assessore non citi questi dati, senza consegna del documento, ci permette di intervenire in maniera più problematica, ma non rinunciamo.”
Dopo i numerosi interventi, è il turno del Sindaco Terra, che difende a spada tratta sia il percorso dell’Amministrazione che l’operato diretto della Giunta: “Ho ascoltato i vari interventi, e al di là delle questioni specifiche in relazione alle richieste, capisco il ruolo del consiglio di opposizione, ma vorrei ricordare quanto successo negli ultimi cinque anni. Non sto a raccontare ciò che abbiamo trovato, lì abbiamo iniziato un percorso. Nell’arco di 5 anni, i Comuni hanno subito l’azione negativa di quattro governi, e subiamo una rivoluzione legata alla gestione della contabilità, dove ci confrontiamo con la Corte dei Conti, unico riferimento certo. Nella gestione contabile – prosegue il Sindaco Terra – stiamo vivendo un passaggio epocale: stiamo cercando di capire quale sia l’assetto migliore. Le nostre forze sono limitate, ma abbiamo costruito un percorso con le nostre forze. Veniamo attaccati sulla gestione delle municipalizzate, e poi ci viene detto che la riscossione coatta dei tributi poteva essere gestita dalla Multiservizi. Abbiamo un’idea di ciò che può essere gestito, sarebbe stato semplice decidere di assumere e basta. Possiamo aggiungere nove elementi di cui abbiano bisogno: abbiamo rafforzato, nonostante tutto, molti servizi. La città ha grandi capacità di introito, ed abbiamo certificato la difficoltà di riscossione. Abbiamo deciso di farlo con un bando pubblico, e non vanno paragonate le situazioni del bando ASER al bando attuale. Non rinneghiamo i nostri programmi elettorali, ci siamo mossi in maniera minima sulla gestione dei tributi. Abbiamo 170 dipendenti, altri comuni ne hanno molti di più: la riscossione coatta, poi, è un aspetto tecnico difficoltoso“.
Sicurezza che, con ironia, il consigliere Vincenzo La Pegna racchiude nel suo intervento, con altre frecciate rivolte a questioni spinose della città: “Il sindaco è soddisfatto? Probabilmente lui vede alti livelli di agio da parte dei cittadini. Io francamente vedo pochissima soddisfazione. Sistemare qualche palo o asfaltare qualche viuzza non è sinonimo di efficienza. Non viene notata l’altissima fornitura di servizi in merito alla sicurezza: dove sono questi servizi? Si è parlato di videosorveglianza, ed ho fatto un’interrogazione da sviluppare: le attività legate alla sicurezza sono praticamente assenti. Un altro grande servizio fornito è la sicurezza stradale: la pista ciclabile centrale che confluisce in un fosso ne è un esempio. Altra questione è legata agli scarichi delle acque reflue: ora i cittadini si dovranno accollare spese dopo tutte le varie sanatorie“.
Situazioni che dunque promettono ulteriori sviluppi a partire dal prossimo Consiglio Comunale, con il percorso dell’Amministrazione sotto tiro da parte dell’opposizione, determinata a far valere il proprio punto di vista in merito a determinati aspetti economici del territorio.