Questo pomeriggio si è tenuta un’assemblea pubblica presso l’Aula Magna del Menotti Garibaldi. Presente all’incontro anche Maurizio Landini, Segretario Generale della Fiom-Cgil.
Tantissima la rabbia e lo scontento presente in Aula Magna. “Stanno toccando una delle Istituzioni più belle del mondo“, tuona una delle docenti. “La scuola, dal punto di vista didattico e formativo, non era in crisi: basti pensare che i ricercatori italiani, all’Estero, trovano subito lavoro: segno di una formazione che funziona e rende“.
“Abbiamo invitato Landini“- ci spiega la stessa insegnante- perchè è la voce degli inascoltati. Quella della scuola è una lotta importante perchè è nella scuola che si forma il cittadino italiano“.
“E’ importante che questa lotta non resti solo vostra“, esordisce Landini. “Io non ho continuato gli studi perchè i miei non potevano permetterselo. Sono andato subito a lavorare. Questa è stata una grave ingiustizia e lotto affinchè questo non capiti più. Avere una scuola che funzioni è importante per l’intera società. Siamo in un Paese che ha smesso di investire nella formazione, nella ricerca e nella formazione“.
“Prima– continua il Segretario Generale della Fiom-Cgil- la legge era a tutela della persona e del lavoratore. Ora c’é stata un’inversione. Non si tutela più il lavoratore ma l’imprenditore. Bisogna investire sulla scuola. Quando saremo fuori dalla crisi, non avremo più gli stessi diritti di prima. I diritti dei lavoratori esistono perchè c’è chi si è battuto per tenerseli. La battaglia degli insegnanti non riguarda solo gli insegnanti ma tutti. Basta dividersi in settori, bisogna essere uniti”.