Il Consiglio Giovani ancora oggetto di dibattimento in Consiglio Comunale: l’interrogazione, in merito ad alcuni meccanismi che hanno permesso l’utilizzo del libretto scolastico in sede di voto, è presentata dal Consigliere Gianni Bafundi. La risposta, perentoria, è fornita dall’Assessore alle Politiche Giovanili Francesca Barbaliscia.
L’Assessore, oltre ad elencare una serie di normative che avvalorano la scelta, precisa a chiare lettere che “tale evenienza era a disposizione di tutte le liste elettorali, e non ad appannaggio di una sola lista. Il Consiglio Giovani non va paragonato al Consiglio Comunale in quanto è un organo consuntivo”. Una battuta di Bafundi non viene però digerita nè dal presidente Di Marcantonio nè dal consigliere De Maio, che esprimono dissenso.
“L’Assessore ha sottolineato che sono i docenti a non aver dato il permesso per votare. E’ stata quindi attuata una discriminazione”. Risposta che non soddisfa la Barbaliscia, ma che non va ad inficiare in nessun modo il lavoro svolto.