La ricorrenza è stata riconosciuta dalle Nazioni Unite lo scorso dicembre con una risoluzione presentata dall’India e appoggiata da 177 Paesi, un vero e proprio record all’Onu.
In origine lo yoga era inteso come mezzo di realizzazione e salvezza spirituale, ma la sua diffusione nel mondo occidentale ha modificato la sua valenza religiosa.
La sua propagazione nel mondo occidentale abbraccia un variegato insieme di attività che spesso poco hanno a che fare con lo Yoga tradizionale; attività caratterizzate dall’esercizio fisico unite ad esercizi di respirazione e meditazione finalizzate al rilassamento.
Le diverse scuole prendono piede in un mondo che sente il bisogno di ritrovare il suo equilibrio attraverso la pratica millenaria che, utilizzando il movimento e l’ascolto del proprio respiro vuole recuperare la consapevolezza di sé in una realtà troppo veloce.
Si cerca rifugio nella disciplina orientale e coloro che scelgono di prendere parte ad una sessione di yoga sono alla ricerca di un approccio semplice e primitivo dell’esercizio fisico in cui non è la performance l’obiettivo principale ma la possibilità di dedicarsi un momento di ascolto in cui recuperare forza, elasticità e calma sia mentale che fisica.
Nelle strade e nei parchi di tutto il mondo oggi si possono vedere gruppi di persone che praticano lo yoga, ma la mobilitazione maggiore è in India.
Il premier indiano Narendra Modi ha presieduto le celebrazioni della Giornata internazionale dello yoga dell’Onu sostenendo, davanti a 35.000 persone che partecipavano ad una mega-sessione della millenaria pratica ascetica e meditativa a New Delhi, che essa “è un mezzo per addestrare la mente a creare una nuova era di pace ed armonia”. Contemporaneamente all’evento organizzato sul Rajpath di Delhi, milioni di persone hanno praticato le ‘asana’ (posizioni dello yoga) in tutte le città e i villaggi dell’India.
Prima di avviare la sessione di yoga in cui, attraverso mega schermi, i partecipanti hanno eseguito in 35 minuti (fra le 7 e le 7,35 del mattino) 35 ‘asana’, Modi ha ringraziato l’Onu per aver istituito la Giornata internazionale ed anche le 192 Nazioni che oggi celebrano l’evento. Il premier ha sottolineato che lo yoga “non è solo un metodo per raggiungere una buona forma fisica”, ma “una maniera per contribuire a liberare il mondo dalle tensioni e diffondere il messaggio della ‘Sadbhavana’ (armonia)”.
Yoga Day India attende l’ufficializzazione di primato Guinness, c’è viva attesa a New Delhi per il responso delle autorita’ del Libro Guinness dei Primati che hanno assistito oggi a New Delhi alla performance di circa 37.000 persone. In previsione dell’evento, il governo del premier Narendra Modi ha presentato una richiesta di possibile ufficializzazione della “piu’ grande performance di Yoga in un solo evento”. Secondo l’agenzia di stampa indiana Pti, un responsabile dell’organizzazione che registra i primati Guinness ha definito la manifestazione “immensa”, aggiungendo però che una equipe tecnica sta studiando la documentazione cartacea e video per definire il numero esatto dei partecipanti.
Alessia Locicero