Aprilia vivibile: “una mozione per le piste ciclabili”

Il PD presenta una mozione per l’adozione del “Piano della Rete degli Itinerari Ciclabili”. Mammucari:”L’intento è quello di rendere più vivibile la nostra città”

Piste ciclabili. “Tante– scrive ALessandro Mammucari, segretario generale del PD- sono state le parole sulla prima pista ciclabile ad Aprilia, tante le foto e tante le giuste critiche mosse ad un tracciato di guerra per i nostri pedoni e ciclisti che partendo dalla stazione ferroviaria, attraversando una delle più pericolose strade italiane in termini di incidenti mortali (la Nettunense), rischiando costantemente l’investimento da parte degli automobilisti arrivano al termine di questo percorso di fronte ad un fosso a servizio del depuratore di Via Cagliari. Tutto ciò corrisponde alla dura realtà di un progetto finanziato con i fondi comunitari e degno dei migliori servizi di inchiesta sullo spreco delle risorse pubbliche“. Per questo motivo i Consiglieri Comunali Giovannini Vincenzo e Tomassetti Monica hanno presentato una mozione avente ad oggetto: “Piano della Rete degli Itinerari Ciclabili”.

Il Partito Democratico di Aprilia– prosegue Mammucari- attraverso il suo Gruppo Consiliare ha presentato una mozione di consiglio comunale per richiedere il rispetto della normativa statale in tema di realizzazione di piste ciclabili indispensabili per favorire la mobilità pedonale e ciclistica. La realizzazione degli itinerari ciclabili presuppone come imposto dalla Legge 366/1998 la predisposizione del “Piano della Rete degli Itinerari Ciclabili” nel quale devono essere previsti gli interventi da realizzare comprensivo dei dati sui flussi ciclistici, delle lunghezze dei tracciati, della stima economica di spesa e di una motivata scala di priorità e dei tempi di realizzazione“.

Accanto a questo obbligo non assolto dal Comune di Aprilia che ad oggi non ha ancora provveduto ad approvare questo importante piano di programmazione, con la mozione si chiede il rispetto di quanto imposto dal Decreto Legislativo Il Decreto Legislativo 30 aprile 1992 (Nuovo Codice della Strada) che al fine di promuovere la pedonalità e la ciclabilità pone a carico degli enti locali specifici obblighi infrastrutturali e finanziari. In particolare nelle strade di nuova costruzione devono essere previsti obbligatoriamente la realizzazione di una pista ciclabile e nel caso di manutenzione straordinaria delle sedi stradali i progetti devono prevederne la realizzabilità. Infine, una quota dei proventi derivanti dalle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste dal codice della strada sono destinati, tra le altre, ad interventi a favore della mobilità ciclistica. L’intento della mozione e quello di stimolare l’amministrazione ad adottare un atto fondamentale per realizzare quelle infrastrutture necessarie per migliorare la vivibilità della nostra città e realizzare quella mobilità pedonale e ciclistica essenziale per ridurre i livelli di inquinamento presenti nella nostra città“, conclude.

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