Sotto analisi, in Aula Consiliare, alcune questioni con un unico punto in comune: l’azienda municipalizzata Aprilia Multiservizi. La seduta è aperta dall’intervento del Consigliere d’opposizione Carmen Porcelli, presente in Aula presente in qualità di consigliere e non di commissario. “Cinque mesi sono sufficienti per avere il quadro della situazione: oggi si discuterà in merito alle assunzioni, ma lascia il tempo che trova. Controllare le parentele delle persone assunte può servire a fare gossip politico: la reticenza della Progetto Ambiente mi lascia perplessa. Ho chiesto a questa azienda l’elenco dei lavoratori interinali: il Comune mi ha fornito la propria lista, la Progetto Ambiente no. L’atteggiamento sarà oggetto di un ulteriore passaggio: non ci si deve nascondere dietro un dito”.
“Sia la Multiservizi che la Progetto Ambiente sono municipalizzatte: conoscere i dipendenti senza far uso discriminatorio di tale informazioni, è cosa buona e giusta. Dopo la delibera 29 del maggio 2011, la Multiservizi ha ricevuto finanziamento pari ad almeno sei milioni di euro, oltre un milione e 350mila. In totale ha incassato circa 16 milioni di euro, considerando altri nove provenienti da altre fonti. Cosa si è fatto con questi 16 milioni? Le fatture di tre milioni di euro, stando a quanto ha asserito l’Assessore alle Finanze, sono contestate ma ce le accolleremo, ma non è giusto: l’Amministrazione in carica ha vinto la corsa elettorale sull’onda della pulizia. Oggi manca pulizia, moralità e trasparenza“.
“Tre milioni da pagare per cosa? Visti i nomi delle officine che prestano lavori anche su vetture con vita ultradecennale, come può subire ripetuti interventi? Nell’elenco di quelle officine, ci sono i nomi di due Consiglieri Comunali: se sono Consigliere, non posso fare in modo che la mia ditta faccia lavori su beni immobili e mobili comunali. Mi è pervenuta una lettera anonima a riguardo, e l’ho consegnata al Commissariato di Cisterna di Latina. La lettera mi è stata pervenuta a febbraio. Sulle fatture ho ancora presentato un esposto in Procura: si parla di moralità? Si deve denunciare“. La lettera, datata febbraio, sembra essere stata firmata da alcuni dipendenti della Multiservizi.
Concentrazione anche sulle sedi dell’azienda municipalizzata: “La sede presso il Tulipano, siamo sicuri che è del Comune? Mancano alcuni pagamenti: ma chi vuole pagare le tasse sapendo come vengono spesi i soldi?“. Il direttore della Multiservizi, Fabio Biolcati Rinaldi, risponde in maniera chiara in merito ai “vituperati” 16 milioni di debiti pregressi e lagati ad IVA, IRES; IRAP e contributi INPS: “Non abbiamo ricevuto 16 milioni per pagare i debiti: non sono stati ricevuti in toto. Sette milioni circa sono stati destinati a pagamenti per l’Agenzia delle Entrate. Sull’INPDAP non mi soffermo in quanto c’è una risposta scritta: capisco che alcune situazioni sono difficili da interpretare, ma il mio ufficio è aperto, nonostante sulla situazione debitoria abbiamo prodotto e diffuso un documento. I soldi ricevuti sono stati utilizzati per i pagamenti esclusi due milioni e settecentomila, depositato su un conto corrente vincolato creato appositamente. Per scelta obbligata abbiamo tenuto due contabilità separate: abbiamo 550mila euro di canone per spese ordinarie, ed i soldi arrivati sono stati usati per debiti. Lei parla di un trattore sequestrato a causa di un mancato pagamento. Lei cita il trattore con una fattura di quasi 5mila euro: è lo stesso fornitore che faceva lavori in precedenza, e ci siamo posti alcune questioni. Il canone ASAM, nel tempo, è cambiato: dopo la giunta Santagelo, si arriva alla cifra di 435mila euro. Non nego che ora si discute nuovamente sul canone, e ricordo che questa azienda ha 232 dipendenti a tempo determinato, e lei lo sa, abbiamo fatto bandi pubblici, chi capita capita, e con gli OSS avevamo pochissimi residenti titolati a riguardo”.