Il movimento Aprilia Possibile e la Rete dei Cittadini per Aprilia uniscono le forze per la campagna referendaria volta ad abrogare le riforme più contestate del governo Renzi. Dalla collaborazione dei due movimenti nascerà un comitato per i referendum, aperto a tutte le forze e a tutti coloro che ritengono condivisibili questa battaglia.
A breve inizieranno la raccolta di firme nella città di Aprilia. Sono otto i quesiti referendari depositati lo scorso 16 luglio presso la Corte di Cassazione. Per poter votare nella primavera 2016 servono 500 mila firme da raccogliere entro il 30 settembre prossimo. Sulla legge elettorale, il quesito referendario propone l’abrogazione dell’Italicum (secondo quesito) oppure l’abolizione dei capilista bloccati e la loro possibilità di candidarsi anche in dieci collegi (primo quesito). “Noi riteniamo –spiega Vincenzo Castrillo coordinatore di Possibile- che l’Italicum lasci ai partiti la gran parte dei futuri eletti senza che il cittadino possa scegliere il suo candidato. Inoltre garantisce la governabilità ad un partitone unico, frammentando le opposizioni senza la possibilità di creare alternativa”. L’abolizione dell’Italicum avrebbe come conseguenza l’applicazione nelle future elezioni nazionali del consultellum ma anche la possibilità che il Parlamento approvi una legge che sia in grado di garantire governabilità e rappresentanza dei cittadini.
Sono altri i quesiti presi in oggetto dai due movimenti politici. “Il terzo quesito– spiegano i due movimenti in un Comunicato Stampa- tende ad abrogare quelle parti dello “Sblocca Italia” che definendo le trivellazioni in mare come opere strategiche indifferibili e urgenti, le sottraggono alle procedure autorizzative ordinarie, cancellando importanti elementi di garanzia e di controllo e depotenziando la partecipazione delle Regioni (e degli enti locali) ai relativi procedimenti amministrativi. Il quarto quesito ha l’obiettivo di abrogare quelle parti dell’articolo 38 del “decreto sviluppo” (governo Monti) che derogano al divieto generale di trivellazioni entro le 12 miglia dal perimetro delle aree protette marine e terrestri per quanto riguarda gli iter autorizzativi già in corso. Il quinto quesito, possibilità aperta dallo Sblocca-Italia e le deroghe nonché le semplificazioni per le grandi opere che, nel tempo, hanno portato ai più grandi episodi di corruzione e malaffare. Il sesto e il settimo quesito vanno ad abrogare alcune norme introdotte dal Jobs Act sul demansionamento e per la tutela del lavoratori dai licenziamenti. L’ultimo quesito, l’ottavo, propone l’abolizione di alcuni punti della riforma sulla “buona scuola”, in particolare il potere dei presidi-manager e della chiamata diretta dei docenti. Per firmare i referendum, è già possibile recarsi alla segreteria generale del Comune di Aprilia, in piazza Roma, negli orari di apertura degli uffici“.