Lo studio del DNA contro la violenza sui minori

Avviato il progetto pilota ‘Maltrattamenti e abusi sui minori: correlazioni cliniche, genetiche ed epigenetiche’ del CNR

Lo studio del DNA per prevenire la violenza dei minori. E’ questo il progetto dell’Istituto di scienze neurologiche del Cnr, atto ad approfondire le correlazioni cliniche e le evidenze di tipo genetico ed epigenetico nei soggetti che hanno sviluppato gravi neuropsicopatologie comportamentali in seguito a maltrattamenti e abusi subiti nell’infanzia e nell’adolescenza.

Uno studio scientifico per contrastare una delle più gravi forme di emergenza umanitarie. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità in Europa più di 18 milioni di minori subiscono forme di violenza e in Italia, ogni giorno, quattro bambini sono vittime di abusi. Le vittime sono nella maggior parte bambine e adolescenti femmine, una stima del 53% e che sale al 68,1% in caso di abusi sessuali.

Il fenomeno della violenza subita nell’infanzia spesso provoca un modello ciclico di comportamenti violenti che perdurano di generazione in generazione“, spiega Enrico Parano, responsabile scientifico e ricercatore del progetto pilota ‘Maltrattamenti e abusi sui minori: correlazioni cliniche, genetiche ed epigenetiche’. “Autorevoli-prosegue– review scientifiche e studi statistico-epidemiologici hanno definitivamente confermato che la frequenza degli individui adulti responsabili di atti di violenza sessuale nei confronti dei minori è maggiore in coloro che hanno subito a loro volta atti simili, anche rispetto a quelli vittime di altro genere di violenze. Inoltre è stato dimostrato che l’aumento di rischio di reiterazione è molto variabile in relazione a modalità e frequenza dell’abuso subito, ruolo intrafamiliare o extrafamiliare dell’abusante, supporto medico, stato socio-culturale, educazione scolastica e supporto psicoterapeutico“.

Il progetto mira in particolare ad approfondire le correlazioni cliniche e le evidenze di tipo genetico ed epigenetico nei minori che conseguentemente a maltrattamenti e abusi hanno sviluppato gravi neuropsicopatologie comportamentali, quali depressione, disturbi post traumatici da stress e correlati come ansia, panico e tendenza all’aggressività, sia verso se stessi che nei confronti di terzi. “L’epigenetica è una nuova disciplina della biologia che studia i cambiamenti indotti dai fattori ambientali che, nonostante non modifichino la struttura del Dna, vanno ad alterarne l’espressione”, conclude Parano. “L’abuso su un minore provoca numerose alterazioni epigenetiche e quindi lo studio di questi fenomeni è particolarmente utile per la diagnosi e per la cura delle patologie correlate a violenza sui minori. Il progetto consentirà così l’attuazione di nuove strategie preventive, diagnostiche e terapeutiche”.

Il progetto pilota ‘Maltrattamenti e abusi sui minori: correlazioni cliniche, genetiche ed epigenetiche’ è stato avviato dai  ricercatori dell’Istituto di scienze neurologiche del Consiglio nazionale delle ricerche (Isn-Cnr) di Catania e ha ottenuto il consenso delle principali Società pediatriche italiane e delle Commissioni parlamentari.

 

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