“I cittadini possono tornare a decidere”

Quesiti referendari per cancellare alcune norme delle nuove riforme. L’impegno di Aprilia Possibile. “Servono 500mila firme”

“Nell’ultimo anno il Parlamento ha approvato riforme che non cambiano l’Italia, riforme che la riportano indietro di molti anni e che non toccano i veri nodi che bloccano il nostro Paese”, sono queste le parole degli attivisti di Aprilia Possibile che hanno presentato una serie di quesiti referendari per cancellare molte norme di queste riforme: un modo per tornare a dare la possibilità ai cittadini di “tornare a decidere”.

Otto quesiti che riguardano quattro temi essenziali, come la scuola,il lavoro, la democrazia e l’ambiente. “I primi due quesiti- spiegano gli esponenti di Aprilia Possibile- riguardano la cancellazione del cosiddetto “Italicum”, una legge elettorale che da un lato ancora una volta non consentirà ai cittadini di scegliere gran parte dei rappresentanti (capilista bloccati e candidature multiple) e dall’altro lato permetterà un premio di maggioranza eccessivo per chi dovesse vincere. Il terzo, il quarto ed il quinto quesito prevedono l’abrogazione di molte inutili e dannose norme dei governi Monti, Berlusconi e Renzi, figlie di una visione vecchia e distorta dell’economia e del rapporto con l’ambiente. Il nostro territorio infatti verrà profondamente colpito e rovinato dalla presenza in mare di trivelle entro 12 miglia dalla costa: una minaccia seria sia per il turismo che per la bellezza del nostro Paese. Inoltre il referendum prevede l’eliminazione di quelle procedure semplificate (volute nel 2001 dal Governo Berlusconi) che hanno permesso di calare sui Comuni grandi ed inutili opere, senza che le Comunità locali (e i cittadini) potessero fare nulla, né esprimere, di fatto, pareri vincolanti. Come tutti sanno, da queste norme, Aprilia è stata duramente colpita”.

“Il sesto ed il settimo quesito-proseguono- si occupano invece di tutelare la dignità dei lavoratori, profondamente umiliata dalle recenti norme del Jobs Act. In particolare, si prevede la cancellazione della possibilità del datore di lavoro di assegnare al lavoratore mansioni inferiori senza consultarsi con il lavoratore stesso e la cancellazione della norma che prevede, per i licenziamenti economici illegittimi, il solo indennizzo economico. E’ fondamentale tutelare la professionalità di chi lavora e la sua dignità.
L’ottavo quesito tocca invece la riforma della scuola, prevedendo la cancellazione della norma che permette ai presidi la chiamata diretta degli insegnanti. Un’assurdità che non porterà più merito nel mondo della scuola, ma solo casta, parentopoli e clientelismo.”

Sarà possibile firmare presso la sede Comunale di Piazza Roma o nei banchetti allestiti dai Volontari. “C’è bisogno di un grande impegno collettivo-affermano- servono infatti 500.000 firme. I mezzi di informazione nazionale stanno dando poco spazio ad una raccolta che invece sta avendo già risultati importanti e per questo motivo c’è bisogno di moltiplicare gli sforzi”.

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