Precedente importante quello che si è andato a creare con la sentenza emessa in questi giorni dal Tribunale di Latina: è stato condannato a sanzione pecuniaria un utente di Aprilia che ha murato il contatore dell’acqua, di fatto impedendo il controllo.
La società, in un comunicato, non lesina critiche al Comitato di Aprilia, sottolineando alcuni passaggi giudiziari:
“Particolare attenzione va posta alla sentenza 1206/2015 emessa dal Tribunale di Latina nei confronti di un utente di Aprilia. La sentenza, infatti, confuta, punto per punto, tutte le contestazioni mosse, negli anni, dal Comitato per l’Acqua Pubblica e dai suoi sostenitori. La sentenza, lunga ben 18 pagine, sviscera tutte le insussistenze delle eccezioni mosse contro Acqualatina, soffermandosi anche sulla pretesa inesistenza e invalidità della convenzione di Gestione, sulle false affermazioni riguardanti la tariffa ed altri punti, da sempre “cavalli di battaglia” del Comitato. Le suddette sentenze, appare chiaro, sanciscono definitivamente la piena legittimità dell’operato di Acqualatina e confermano l’impossibilità di prendere in esame pretese palesemente infondate e pretestuose, volte esclusivamente a evitare il pagamento delle bollette“.