Un secco diniego al cambio di destinazione d’uso della zona compresa tra via Mascagni e via Salieri, oltre alla variante urbanistica che pende su Carano: una battaglia, tra l’altro, già preannunciata nell’anniversario della morte di Menotti Garibaldi qualche settimana fa.
“Si continua con la folle e inspiegabile logica tipica di questa e delle giunte che l’hanno preceduta. Il territorio cittadino viene visto e utilizzato per fini che non tengono conto delle esigenze dei cittadini e tanto meno della loro qualità della vita cittadina. Si parla, come al solito – commenta Marinozzi in merito a via Mascagni – di opere di compensazione da parte dei costruttori a parziale giustificazione della delibera, ma per chi conosce quell’area (è veramente un lembo di terreno) fa veramente fatica a immaginare un centro commerciale figuriamoci eventuali compensazioni“.
“Un segnale forte dovrebbe essere dato nel caso della paventata e minacciosa variante urbanistica di Carano che, anche se ridotta nelle cubature, non trova alcuna logica giustificazione visto che trattasi di una delle poche zone del territorio apriliano con un indiscusso valore storico-ambientale e sulla quale anche i proprietari hanno deciso di rinunciare alla propria porzione di cemento. Sarebbe oltremodo grave che, al contrario, il comune, anziché prevedere misure di protezione e salvaguardia, ne fosse complice e corresponsabile nel comprometterne l’equilibrio“.