Il Consigliere Comunale, Vincenzo La Pegna, torna alla carica con il regolamento di autorizzazione agli scarichi di acque reflue domestiche in aree non servite da fognatura pubblica. Di seguito riportiamo il Comunicato del Consigliere La Pegna.
“Ancora una volta mi trovo a rappresentare quanto fino ad ora, questa maggioranza non è ancora esaustiva circa alcuni, anzi molti problemi che moltissimi cittadini si troveranno ad affrontare soprattutto nelle periferie circa gli scarichi delle acque.
Innanzitutto partiamo dall’assunto che di anni ne sono stati lasciati passare fin troppi. Vero è che si risale agli anni ottanta ma è anche vero che questa maggioranza ne ha fatto veri e propri cavalli di battaglia nel corso delle ultime due campagne elettorali. Ora siamo arrivati agli sgoccioli, se così si può dire.
Infatti bisogna fin d’ora precisare che già oggi, a prescindere della scadenza regionale di Dicembre, tali impianti seppur in regola con le vecchie normative, a detta del dirigente del settore potrebbero essere già sanzionate. Ma proprio in ragione degli annosi ritardi non riconducibili ai cittadini, si è arrivati alla data del 22 dicembre quale ultima scadenza per adeguarsi alla nuova normativa. Difficilmente la Regione Lazio utilizzerà proroghe in merito.
Inoltre rappresento con estrema indignazione che l’Assessorato all’Ambiente, già più volte sotto la lente del sottoscritto e di altri colleghi di opposizione, non è in grado di porsi in maniera fattiva nei confronti di Enti superiori, dove ha dimostrato più volte scarsa incisività. A supporto di quanto espresso, ritengo che l’assessore al ramo debba essere soprattutto più incisiva nella ricerca di personale appropriato, nonché nell’ implementare un settore completamente sottostimato nel numero di persone non sufficiente a dare risposte ai contribuenti che pagano fior fiore di denaro, senza avere in cambio servizi appropriati nelle periferie, dove il protrarsi di incontri con Sindaco e Giunta non ha migliorato di certo la situazione, ne dato risposte concrete al regolamento sugli scarichi. Ad oggi non esiste presso l’ufficio ambiente del comune di Aprilia con circa 80 miliardi abitanti, un responsabile del procedimento in materia ambientale oltre al “solo” dirigente Dr. Paolo Ferraro. Al loro interno hanno solo 4 persone nel ruolo amministrativo e nessun tecnico, quindi le richieste che stanno arrivando afferenti le autorizzazioni di cui innanzi (scarichi acque reflue), non possono essere verificate e/o controllate per la mancanza di tali figure.
Le istruttorie per le autorizzazioni, arrivano solo ed esclusivamente in capo al dirigente, non esistendo tra l’altro che un solo consulente esterno che non ha potere di firme. Aggiungiamo a ciò l’avvicinarsi della scadenza regionale del 22 dicembre, ci troverà con un accumulo enorme di pratiche che il solo dirigente non potrà mai e poi mai evadere materialmente tali richieste.
Ciò graverà ancora una volta in capo ai contribuenti che faranno di tutto quanto nelle loro possibilità per mettersi in regola spendendo forse anche “inutilmente” soldi e soprattutto coloro i quali sarebbero in regola con la vecchia normativa. Per finire, questa maggioranza dovrebbe fornire chiarimenti, come già più volte “stimolata” da consiglieri di questa opposizione di centrodestra e tecnicamente ferrati, circa a) depurazione ai fanghi attivi, tipo di smaltimento finale dell’acqua depurata b) depurazione con evapotraspirazione fitoassistita, c) oneri concessori , possibilità di scomputare alle sanatorie in itinere per impianti multipli di isolato o quartiere, d) vincoli sia di inquadramento sulla tipologia di intervento sotto vincolo idrogeologico (tab. A,B e C) e sia sotto vincoli ambientali e/o culturali.
Praticamente siamo senza personale e senza chiarimenti”.