Il Partito Democratico di Aprilia non digerisce le risposte fornite dal Sindaco di Aprilia, Antonio Terra, in merito alla gestione degli incassi derivanti dalla Legge Bucalossi.
“Nel nostro intervento non si è fatto minimo accenno a quanto farà quest’anno l’amministrazione con il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, ma si è volto lo sguardo a quanto fatto negli ultimi sei anni.A partire dal 2009 per giungere al 2014 sono stati incassati somme in conto competenza e in conto residui derivanti dalla Legge 10/1977 pari ad euro 17.500.000,00. e di queste ne sono state impiegate per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primarie e secondarie ovvero per le opere a cui queste somme sono finalizzate solo 1.500.000,00 il resto, pari alla cifra di euro 16.000.000,00 sono state utilizzate per finalità diverse rispetto alla costruzione di fogne e depuratori“.
“E’ partendo da questa cifra che si deve articolare una riflessione più generale sul tema del risanamento e della gestione del territorio, oggi che in prossimità della scadenza di fine anno si avvicina l’obbligo di adeguamento alla nuova normativa sugli scarichi. Nel corso degli ultimi anni le somme pagate per il c.d. ritiro della licenza dagli abitanti della nostra estesa periferia non sono stati utilizzati per fare ciò che essi si aspettavano, fogne, rete idrica e marciapiedi, ma per farli confluire nel gran calderone del bilancio comunale e coprire in particolar modo le c.d. spese correnti per più di 9.000.000,00 di euro“.
“Al periferico abitante apriliano in poche parole abbiamo detto che se voleva sanare la propria “abusiva” situazione doveva pagare quanto stabilito dalla normativa edilizia, che per l’ennesima volta ricordiamo alla Giunta, servivano per finanziare la realizzazione di fogne, depuratori e marciapiedi, una volta pagate quelle somme sono state utilizzate solo in minima parte per la finalità per cui venivano richieste per il resto per finanziare le spese di più vario genere tra cui anche le ricche spese per le consulenze. Non contenti ai costruttori, soggetti diversi per censo e status economico rispetto all’abusivo abitante della periferia apriliana, che nel centro città hanno cementato ogni minimo metro quadrato disponibile, gli è stato garantito di costruire e attraverso lo strumento delle opere a scomputo di pagare gli oneri richiesti dalla normativa edilizia quando lo ritenevano più opportuno e soprattutto quando avevano venduto gli appartamenti realizzati. Oggi, è sotto gli occhi di tutti quanto accaduto nella nota lottizzazione callegaro, dove le palazzine sono state costruite, mentre delle opere di urbanizzazione, che i costruttori dovevano realizzare quale adempimento a scomputo degli oneri edilizi, non c’è ne traccia“.
“Ecco allora che risanamento igienico sanitario e gestione del territorio si abbracciano e nello stringersi sotto la direzione della Giunta Terra si da una carezza ad alcuni ed un calcio nel sedere ad altri“.