“In merito alle recenti indiscrezioni di stampa riguardanti il regolamento per caldaie domestiche e impianti di condizionamento, notiamo come la “fantasia” di chi amministra questa città sia senza limiti. E’ a dir poco sospetta, se non ingiustificata, tutta questa fretta nell’approvazione di un provvedimento che inevitabilmente vesserà migliaia di cittadini, in particolar modo sotto il periodo natalizio“, afferma Emanuele Campilongo in un Comunicato congiunto di APL e di Noi Con Salvini.
“Tutti da dimostrare-prosegue- poi i “benefici per l’ambiente” soprattutto se li mettiamo in paragone con quelli che risulterebbero se si aggredissero, mettendo in atto e recependo, anche in quel caso, le normative vigenti quando si parla di discariche, aziende inquinanti legate al ciclo dei rifiuti e alla produzione di energia, aziende a rischio Seveso e sulle emissioni di fumi da combustione. Anche le Amministrazioni dovrebbero per prime fare la propria parte e non limitarsi a “pistolotti ambientalisti” infatti, ad esempio sul problema delle fognature in periferia, come fa il Comune di Aprilia ad avere credibilità di fronte ai cittadini e legittimazione morale ad intraprendere provvedimenti coercitivi quando è esso stesso un inquinatore?“.
“Si parla quasi esclusivamente del “bollino verde” mentre, se non si recepisce in toto il DPR 74 il provvedimento rimane solo un mero modo per fare cassa o peggio, ad agevolare il lavoro di qualche “amico degli amici”. Ciò non toglie che il regolamento serva poiché è indice di chiarezza e legalità ma, è necessario concentrarsi prima su quello sui fumi ad esempio, di cui non si parla più, e si intervenga seriamente sul fenomeno dei roghi tossici, di sterpaglie e potature che diffondono particelle pericolosissime e addirittura diossina. Si preferisce prendere la strada comoda ai danni dei cittadini, senza pestare i piedi ai “grandi”, ammettendo di fatto il fallimento politico e amministrativo di questa maggioranza, incapace di controllare seriamente il territorio. Si tratta anche di buon senso, infatti è evidente che non si vuole dare priorità a combattere e costringere al rispetto delle regole i “grandi inquinatori” privati e pubblici e solo in un secondo momento, intervenire sul resto. Negli ultimi vent’anni sulle caldaie per riscaldamento sono stati fatti interventi normativi esclusivamente sulla sicurezza, mentre ci ha pensato il progresso tecnologico a ridurre sensibilmente i consumi e l’inquinamento. Metano e GPL sono fonti energetiche pulite o comunque meno impattanti di altre. Invitiamo l’Amministrazione di Aprilia ad un ripensamento della propria strategia sul tema dell’ambiente, sempre se ne hanno una e a dare velocemente risposta all’interrogazione del Consigliere Regionale Fabrizio Santori e a risolvere le tante emergenze reali dei cittadini partendo da quelle di chi convive con impianti legati al ciclo dei rifiuti, tanto cari a questa maggioranza“, conclude Campilongo.