“L’eccellenza di un dono sta nella sua adeguatezza,
piuttosto che nel suo valore”
(Charles Dudley Warner)
E’ tempo di doni, e per scegliere il regalo giusto è fondamentale pensare bene alla persona che deve riceverlo.
Una buona idea potrebbe essere quella di dare spazio alle cose fatte a mano o regalare ‘esperienze’ piuttosto che oggetti.
Queste le regole per il regalo di Natale perfetto stilate dal sito Beyondthepurchase.org, gestito da un gruppo di ricercatori esperti in psicologia degli acquisti. Diversi studi hanno dimostrato che seguendo questi piccoli accorgimenti, l’esperienza del dono diventa meno ‘traumatica’ per chi lo fa, oltre che per chi lo riceve.
“La cosa più importante quando si fa il regalo è dimostrare che si conosce la persona, e che si tiene a lei, spiega Ryan Howell, psicologo della San Francisco State University. Questo in generale implica il ‘ritagliare’ il regalo sulla persona che lo riceve”. Nella scelta è importante tenere presente anche la praticità, come ha dimostrato uno studio su Consumer Research, secondo cui chi fa il dono tende a scegliere cose più ‘desiderabili’ ma meno pratiche.
Giudizi positivi anche per i regali fatti a mano, uno studio sul Journal of Marketing ha dimostrato che chi fa il regalo è pronto a spendere fino al 17% in più per oggetti ‘hand made’, per la percezione che siano più efficaci nel dimostrare il legame con il ricevente, e anche chi riceve il dono ‘valuta’ di più gli oggetti con questa caratteristica.
Rimangono sempre efficaci i regali ‘commerciali‘ molto in voga soprattutto nei bambini, spiega la psicologa Allison Pugh, perché permettono loro di sentirsi più connessi ai propri pari, anche se non bisogna ricadere nell’eccesso opposto che fa perdere la percezione del valore del possesso.
Molto apprezzati i regali ‘esperienziali’, secondo uno studio dell’università della Pennsylvania, un biglietto per un concerto o un viaggio, fanno sentire molto di più a chi li riceve il legame con chi li fa. “Questo è particolarmente vero per i bambini – spiega Pugh – Fare qualcosa con loro costruisce memorie molto più intense di un semplice oggetto”.
Alessia Locicero