La tradizione dei “botti” di fine anno

Abbiamo cercato di capire il perché della  tradizione dei “botti” di fine anno e proponiamo un’ecologica soluzione.

I “botti” di Capodanno, purtroppo, sono sempre al centro delle cronache nere di fine e inizio anno, ma gli Italiani non accennano a smettere di comprarli e spararli anche se in circa 850 Comuni italiani ne è stato vietato l’uso per proteggere gli animali e l’ambiente.

Ma non tutti si chiedono il perché a mezzanotte si sparino fuochi d’artificio per salutare il nuovo anno, da dove ha origine questa tradizione e come ovviare ai “botti” rendendo sempre omaggio all’anno che sta per arrivare.

La tradizione

Si tratta di una tradizione festosa e che piace a tutti, ma probabilmente nessuno si chiede la sua origine. In realtà la tradizione sostiene che i fuochi d’artificio, in particolare il fuoco in se’, purifichi da spiriti maligni e da ogni altra contrarietà, in modo da iniziare “puri” il nuovo anno.

Un consiglio più ecologico

Un consiglio più ecologico, sicuro e rispettoso dell’ambiente e degli animali domestici?

Sostituite il rituale dei petardi con delle belle e numerose candele, le quali vi aiuteranno anche a creare un’atmosfera particolare per il vostro cenone. Oppure la tradizione certamente più radicata, in Italia e nel Mondo, quella di brindare, stappando un vino spumante o dello champagne esattamente alla mezzanotte.

Potremmo utilizzare il “botto” del tappo di spumante e il fuoco delle candele per salutare il nuovo anno e augurarci felicità, nel rispetto dell’ambiente e degli animali.

"botti" fine anno

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