Il 2015 per la F.C. Aprilia è stato un anno difficile. Dal Quinto Ricci che fatica a riempirsi alla “sfortuna” che perseguita le rondinelle apriliane. Una squadra che, nonostante tutte le difficoltà, riesce a dominare il gioco.
La ripresa del campionato di Serie D è dietro l’angolo, visto che tra soli tre giorni arriverà al “Quinto Ricci” la capolista Virtus Francavilla. Rispetto all’esordio dello scorso 6 settembre, però, i pugliesi troveranno un’Aprilia diversa, a partire dall’allenatore. Del girone di ritorno che aspetta le rondinelle parla in prima persona il presidente del club pontino, Ivano Tassinari.
Presidente Tassinari, non si può non partire dall’avvicendamento sulla panchina della Sua squadra.
La prima parte della stagione è stata molto diversa da quello che ci aspettavamo. Ci è capitato un girone di ferro, su questo non ci sono dubbi, ma mi aspettavo qualcosa in più da questi ragazzi. E poi non è che il giocattolo sia mio: io rappresento l’opinione pubblica apriliana, e la decisione che ho preso non volevo prenderla da solo. La mia intenzione era condividerla con lo staff tecnico, cosa che purtroppo non è stata possibile. Non si trattava di indecisione, ma di rammarico per non aver potuto condividere con lo staff tecnico questa soluzione. La speranza è che si tratti di una scelta fortemente vantaggiosa. Mister Venturi è un tecnico diverso rispetto a Mauro Fattori, ha un diverso modo di vedere il calcio e questo può servire a tirare fuori dai giocatori ciò che non è stato tirato fuori in queste prime 19 partite, Coppa Italia compresa. Mi aspetto una bella reazione, mi aspetto che lo spirito di gruppo dimostrato in più occasioni rimanga intatto e spero di avere anche un pizzico in più di fortuna.
Nel nuovo anno si parte forte, visto che c’è subito lo scontro con la prima in classifica. Nel girone di andata, però, altre squadre di vertice sono state messe in difficoltà dall’Aprilia.
Che la squadra abbia qualità non è in dubbio. Però abbiamo terminato il girone di andata con 12 punti, un motivo dovrà pur esserci. Abbiamo giocato alla pari con quasi tutte le squadre, anche se poi sono mancati i risultati. Con il cambio di guida tecnica speriamo di superare queste difficoltà e raggiungere il nostro obiettivo.
La salvezza diretta è ancora raggiungibile, secondo Lei?
Dobbiamo essere onesti con noi stessi. Nel Girone in cui ci troviamo, ma questo già da prima che il campionato partisse, raggiungere la salvezza diretta sarebbe stato un risultato straordinario. Non è un obiettivo fuori portata, sia chiaro. Ma se dovessimo centrare la permanenza in Serie D attraverso i play-out saremmo comunque soddisfatti, perché il risultato che ci interessa sarebbe raggiunto lo stesso.
Il problema dello scorso anno è rimasto anche il questa stagione: il “Quinto Ricci”, a parte il gruppo di ragazzi fortemente legati a questa squadra, non riesce a riempirsi…
Ad Aprilia se non si crea entusiasmo la gente non viene allo stadio. E l’entusiasmo si crea con i risultati. Non avendo grandi nomi in squadra, non combattendo per le posizioni di alta classifica, l’interesse della città rimane scarso. Ma ci si deve anche rendere conto di una cosa: le risorse economiche non permettono di esaudire queste richieste. Se non ci saranno nuovi ingressi in società, se non arriveranno nuove entrate che ci permettano di far crescere la squadra prendendo giocatori blasonati, non è che si possa chiedere molto di più a questa squadra.