Si è tenuta venerdì pomeriggio, la conferenza organizzata da Noi con Salvini Aprilia. Il tema scottante, “Tumori a norma di legge – i mix inquinanti e il caso Aprilia“, ha visto la partecipazione di un numeroso e preoccupato pubblico.
A partecipare alla conferenza anche il Consigliere Regionale, l’ On. Fabrizio Santori. L’Onorevole Santori ha sottolineato come Aprilia sia un territorio alle prese con una massiccia presenza di elementi inquinanti. Il Consigliere Regionale romano si è soffermato sul fatto che la politica locale deve essere la prima a fornire risposte ai cittadini. Un discorso incentrato più su uno sguardo d’insieme sul territorio, è stato fatto dal Coordinatore della Provincia di Roma per Noi con Salvini, Pierluigi Campomizzi il quale ha sottolineato come le problematiche apriliane rischiano di diventare le stesse, di gran parte del territorio che va da Pomezia, passando per i Castelli Romani fino ad arrivare al litorale.
“Il caso Aprilia-affermano gli esponenti di Noi con Salvini Aprilia- deve essere visto come un esempio da non seguire quando parliamo di tutela della salute e difesa del territorio, e Noi con Salvini vuole essere il motore del cambiamento verso una nuova politica di gestione dell’ambiente“. Stoccate fortissime sono state effettuate anche dal Coordinatore cittadino di Noi con Salvini, Emanuele Campilongo che dopo aver elencato il pericoloso mix inquinante a cui ci cittadini sono sottoposti, ha evidenziato come la politica sia complice di questa emergenza legata ai tumori poiché, per non disturbare le lobby legate al ciclo dei rifiuti. “I numeri non mentono – ha affermato Campilongo – e non è un caso che Aprilia si sia guadagnata il triste primato dei tumori in provincia di Latina, visto che sono presenti sette impianti biogas, due di compostaggio, quattro aziende a “rischio rilevante”, oltre settanta antenne di telefonia mobile, acqua con arsenico, il piombo presente nelle falde acquifere e nei terreni e mai bonificato, la Turbogas e senza dimenticare i rifiuti sotterrati di cui tutti sanno e nessuno parla, negli anni ’80 e ’90 nel nostro territorio, i pm10 e pm2,5 etc. cosa si credevano coloro che hanno permesso tutto ciò, che la gente fosse indistruttibile?”
Al termine dell’intervento Campilongo ha elencato le proposte del suo movimento su questo tema, in primis il blocco per trent’anni delle nuove autorizzazioni alla costruzione di nuove centrali legate al ciclo dei rifiuti e alla produzione di energia, la riqualificazione delle aree inquinate attraverso una radicale opera di bonifica, un piano di verifiche a tappeto sia amministrative che sul rispetto delle leggi vigenti in materia ambientale, nei confronti delle aziende esistenti sul territorio e nel caso in cui si registrino anomalie, arrivare alla chiusura degli impianti e all’individuazione dei responsabili. “Non possiamo tollerare-conclude- che qualcuno faccia business sulla pelle della gente e costoro sappiano che noi siamo i loro peggiori nemici“.