L’Osservatorio ed il sistema di videosorveglianza non convincono: al netto di piccoli crimini che ciclicamente accadono in città, alcuni cittadini iniziano ad interrogarsi in merito. A tal proposito, riceviamo e pubblichiamo uno stralcio della lettera di un lettore, che si fa proponente di una soluzione più volte ripresa, anche da gruppi politici del territorio apriliano.
“L’Osservatorio sulla legalità e sulla sicurezza istituito dall’Amministrazione oppure la videosorveglianza per le vie del centro non cambiano di certo le considerazioni circa la sicurezza percepita dai cittadini che appaiono comunque critiche. Queste politiche non sono di certo un segno tangibile, sono solo segnali minimi del tutto simbolici. Le “ronde di quartiere” , per la vigilanza del territorio, potrebbero essere uno stimolo per i cittadini per cambiare l’approccio nella collettività, da remissivo e rassegnato al peggio a partecipativo, attivo nel controllo e vigilanza del territorio. La presenza attiva, la solidarietà e la collaborazione di tanta gente onesta, potrebbe disincentivare quei balordi che stanno danneggiando psicologicamente ed economicamente tanti cittadini. Non è più possibile ne accettabile che alcune frange di sbandati possano togliere la pace e la tranquillità di una città intera“.