In Aula Consiliare, questo pomeriggio, si aprono i lavori con la predisposizione del regolamento in merito alle emissioni da parte di canne fumarie e simili, con l’obiettivo di controllare ed ottimizzare le emissioni nell’area urbana e rurale di Aprilia.
Un regolamento legato ai campi di applicazione: vademecum che rischiava di essere rimandato, almeno in parte, con la predisposizione del documento terminata solo poche ore fa. “È una cosa seria – interviene il Consigliere Giovannini – dove sono coinvolte delle attività commerciali e la vita dei cittadini: credo sia opportuno avere modo di studiare prima le carte“.
Regolamento che, sottolinea il Consigliere Boi, potrebbe avere un’applicazione ardua in zone urbane, dove la contingenza di abitazioni ed esercizi commerciali deve essere attenzionata in maniera particolare. Una questione, tuttavia, che va affrontata: “Tante città vivono di attività alimentari, che hanno emissioni particolari – incalza Terzo – questa è l’occasione per regolamentare questa situazione. Questo regolamento va rivisto, perché oggettivamente c’è un problema che è sotto gli occhi di tutti“.
In rotta con gran parte degli umori dell’Aula è Vincenzo Giovannini, il quale sottolinea che “il problema lo creano le grandi industrie e le biomasse, non la puzza delle piccole attività commerciali“. Intervento che accende poi l’Aula, con una discussione accesa tra il Commissario di centro-destra Terzo ed il Commissario ala PD.
“Sistemi improvvisati – chiosa l’Assessore Gabriele – senza sapere che alcuni parametri per i materiali non sono casuali. Capisco le ristrettezze economiche, ma alcuni elementi non devono essere economizzati, perché sono necessari. Si dovrà normare qualcosa che in tanti danno per scontato, ma sono normative che vanno a vantaggio dell’attività stessa. Si tornerà in Commissione con una stesura circostanziata sul tema“.