Il primo punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di questo pomeriggio è legato alla chiamata in azione del Sindaco: il Partito Democratico chiede al Sindaco Terra di interloquire per far decadere la delibera emessa in Conferenza dei Sindaci del giugno 2012, la quale, de facto, blocca gli investimenti sul territorio previsti dall’ente: opere rivolte al risanamento igienico-sanitario di alcune zone ed il completamento di collettori fognanti. La mozione è stata firmata da Vincenzo Giovannini, Monica Tomassetti e Carmen Porcelli.
Una mossa che il consigliere Bafundi, esponente del centro-destra, ritiene avventata, in quanto “viene messo il Sindaco contro altri 22 sindaci”. Una mozione, invece, che Giovannini ritiene “pre isa, visto che chiediamo al Sindaco di intervenire in conferenza per richiedere la revoca della delibera. I sindaci con la nostra appartenenza politica appoggeranno Aprilia”.
“In relazione a questa vicenda, secondo me – chiosa il Sindaco Terra – oggi la nostra Maggioranza può votare una mozione che dia mandato all’Amministrazione di predisporre azioni legali contro Acqualatina. Ci sono delle cose che non possono essere prevaricate. Su tali vicende, ho già convocato alcune riunioni. Non credo – prosegue Terra – ci sia altro da aggiungere, la vicenda portata in luce è superata da una delibera datata 2013. Rispetto al problema delle borgate e al fermo del depuratore, non ci sono sviluppi, magari in attesa di sviluppi sul piano societario”. Un percorso che non convince Giovannini, il quale ribadisce che “un atto è superato se annullato”.
“Nella griglia degli investimenti, in verità, ci sono tante altre strutture oltre al depuratore di via del Campo: c’è il piano del Nuovo Borgo. Andando a potenziare il depuratore, si copre il fabbisogno di 120mila abitanti, ed Aprilia ancora non arriva a queste cifre. Si deve ragionare in maniera responsabile – interviene Carmen Porcelli – e non armarsi sempre e solo di strumenti legali. Dinanzi ad una delibera del genere, è giusto modificare il corso degli eventi, cambiando il proprio atteggiamento. Se si vogliono aiutare i cittadini di Aprilia, si deve dialogare. Atteggiamenti come il conto corrente ancora aperto, producono azioni come queste. Quel conto corrente dove i cittadini versano va chiuso, perchè sono considerati morosi”.
“È stata mandata avanti la gestione dell’acqua così come viene in molti Comuni della Provincia -ribadisce Terra – non ci sono stati mai dati soldi per i mutui a carico loro, e parliamo di tre milioni di euro. Rispetto a questa vicenda continueremo su questa linea, perchè dietro a certi atteggiamenti c’è altro, e procederemo con alcuni incontri con l’Avvocatura”.
Il punto, al termine dei voti, è stato bocciato con 12 voti contrari, 4 astenuti (Boi, Galanti, Bafundi e La Pegna) e 3 favorevoli.
di Matteo Munno e Jacopo Cascone