Palestre comunali: chiarezza e scintille su criteri e bando

Tra i punti del Consiglio Comunale, è stato dibattuto il regolamento in merito all’assegnazione delle palestre comunali

Uno dei punti più attesi dall’Aprilia sportiva è stato discusso nel pomeriggio di oggi: il regolamento in merito all’utilizzo delle palestre comunali in orario extrascolastico. Ad aprire la discussione e a predisporre il punto è l’Assessore Vittorio Marchitti.

In commissione abbiamo posto in attenzione il fattore economico: il pagamento avverrà nei confronti del Comune e non più delle scuole. Tali introiti saranno dedicati alla manutenzione delle palestre. Non in tutte le realtà – prosegue Marchitti – tali fondi sono utilizzati per questo ambito. Vogliamo assumere un impegno in merito. Abbiamo inoltre suggerito alcune categorizzazioni, inquadrando sedi e discipline ed indicando anche il massimale di sedi in uso per ogni società“. Ogni società richiedente potrà usufruire, secondo il nuovo regolamento, di tre sedi differenti.

Per il criterio di assegnazione, è stata creata una griglia che favorisce le ASD e le Onlus, e sono stati inclusi parametri in merito ad anzianità operativa e di affiliazione alla federazione di riferimento. Ampio spazio, in sede di valutazione, anche la partecipazione presso Istituti scolastici, presenza di vivaio e presenza di staff dotato di certificazioni e patentini abilitanti.

Foto di Matteo M. Munno - Riproduzione Riservata

Foto di Matteo M. Munno – Riproduzione Riservata

Ci rapporteremo anche con la Provincia sulle modalità di assegnazioni, in quanto – precisa Marchitti – la nostra assegnazione è triennale, mentre quella provinciale è annuale”.
Regolamento che vede Carmen Porcelli in posizione critica: “Il regolamento è tale e quale a quello del Comune di Verolengo (piccolo comune in provincia di Torino, ndr). Si loda il lavoro degli uffici, ma è stata solo approntata la griglia: non si devono prendere in giro le associazioni dicendo di aver lavorato con loro”.

Non accetto questo tipo di reprimenda nei confronti degli uffici – risponde Marchitti – perchè ci vuole rispetto per chi lavora“. Intervento che sfocia poi in un battibecco con il Consigliere Porcelli, la quale incalza sulla propria posizione. “Si parla di qualcpsa che non si conosce: non raccontiamo frottole alla gente. Abbiamo ricevuto segnalazioni dalle associazioni, e sono state recepite nella quasi totalità dei casi”.

Un regolamento che non convince appieno il consigliere Tomassetti, che invece richiede controlli puntuali sullo stato delle ASD (con il modello EAS) e la verifica dei rapporti di lavoro vigenti nelle SRL. Rapporti che, spiega De Maio, non sono simili alle SRL “civilistiche”, pertanto alcuni documenti non sono di redazione obbligatoria.

Il punto è stato approvato all’unanimità.

Cons. Carmen Porcelli

Cons. Carmen Porcelli

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