Uno striscione per Giulio Regeni: è questa la richiesta del Partito Democratico di Aprilia. La nuova mozione del partito politico locale ha infatti come oggetto la campagana di sensibilizzazione lanciata da Amnesty International Italia, che chiede la verità.
La mozione presentata dal PD è un modo per dare voce all’interno della comunità apriliana al dramma del giovane Giulio Regeni, che ha perso la vita in Egitto. “Non possiamo dimenticare-afferma Alessandro Mammucari, Segretario Comunale del Partito Democratico- quanto accaduto ad un eccellente studente italiano con una profonda voglia di migliorare le condizioni di vita dei più poveri e di coloro cui vengono costantemente limitate le libertà personali. La voce che in questi giorni Amnesty International stà cercando di portare all’attenzione di tutte le istituzione deve essere fortemente sostenuta partendo dalle singole realtà locali per creare quella rete di solidarietà indispensabile per far luce su quanto accaduto evitando che il buio del silenzio impedisca di rendere giustizia a Giulio ed alla sua famiglia“.
“Per questo-spiega Mammucari- abbiamo presentato una mozione sostenuta anche dalla Lista Primavera Apriliana per chiedere al Sindaco e alla Giunta di porre in essere tutte gli atti per aderire all’iniziativa con l’esposizione di uno striscione al di fuori del Comune per ricordarci di questa immensa tragedia e del desiderio di verità. Scopo della mozione e far si che anche la Città di Aprilia partecipasse a quella rete di enti locali, di Università e luoghi di cultura che si stanno mobilitando, anche attraverso l’esposizione dello striscione predisposto da Amnesty International, non solo per riaffermare il diritto alla verità, ma anche per continuare quella battaglia sul riconoscimento dei diritti e della libertà che Giulio ha sempre portato avanti“.
Il PD conclude la sua nota stampa con uno dei passi della tesi di laurea di Giulio Regeni, riguardo alla Primavera Araba:
“La posta in palio è molto alta: si tratta di decidere se il futuro del Mediterraneo sarà di convergenza o di conflitto, di prosperità condivisa o di decadimento. La capacità che l’UE ha saputo finora dimostrare nell’unire popoli in conflitto lascia sperare che la scelta sarà ben ponderata”.