La Westfield, casa automobilistica britannica, ha rivelato i piani di realizzazione della piccola sportiva
Maurizio Bruera
Il mercato delle auto elettriche è sempre in fermento e non sembra minimamente arrestarsi. Dal grande marchio al piccolo costruttore, tutti si adoperano per creare nuove idee sulle auto a emissioni zero. L’ultima novità viene dall’Inghilterra, grazie a una partnership tra l’Università della città di Birmingham e la Westfield Sportscars, famosa per le repliche in scatola di montaggio della Lotus 7 e per aver sviluppato la prima auto da corsa elettrica al mondo, da costruirsi in kit a casa propria. La iRacer, così è stata denominata, è disponibile a partire da 13.999 sterline, pari a 16.211 euro, e può essere rapidamente trasformata in ibrida, pura elettrica o con motore a combustione interna. L’auto è stata sviluppata assieme a Potenza Technology, RDM Automotive, Delta Motorsport, Coventry University e grazie a un finanziamento dall’agenzia per lo sviluppo del West Midlands. Il motore elettrico è fornito dalla YASA Motors, azienda nata nell’Università di Oxford, ed è ancora in fase di sviluppo. Le specifiche sono interessanti: potenza di 160 CV e coppia di 500 Nm. Per un’auto che dovrebbe pesare circa 600 kg è decisamente tanto. Quando tutti i test sul propulsore saranno terminati, la casa si concentrerà su telaio e carrozzeria.
Ad alimentare il propulsore ci penseranno innovative batterie al fosfato di ferro-litio. Metà degli accumulatori sarà posta sotto l’abitacolo, in posizione centrale, per concentrare le masse attorno al baricentro abbassandolo inoltre al di sotto di quello delle Formula 1. Non si conosce l’autonomia, ma la Wesyfield ha dichiarato che il progetto è stato realizzato sugli standard dei più diffusi campionati motoristici; dovrebbe essere garantita quindi un’autonomia di circa 200 km.
“È una collaborazione entusiasmante tra l’Università e la Westfield Sportcars – ha spiegato – Parmjit Chima, capo della Scuola di Ingegneria, Design e Sistemi di Produzione presso Birmingham City University – La partnership aiuterà gli studenti, attraverso lo sviluppo di una pipeline, di preziose competenze tecniche e di occupazione, lavorando su progetti gestiti in un settore all’avanguardia del veicolo ibrido e della tecnologia elettrica nella prospettiva ambientale di ridurre le emissioni di CO2”. Ingegneri motoristici di tutto il mondo si sono riuniti al campus dell’Università per vedere come l’élite dell’ingegneria automotive possa rendere ancora più efficiente l’automobile stradale nel rispetto delle normative comunitarie sempre più severe.
“Westfield e Birmingham City University‘ – afferma Julian Turner, Chief Executive Officer di Westfield Sportscars – hanno lo stesso modo di vedere riguardo le necessità degli ingegneri di domani. Attraverso la generazione dei kit iRacer, studenti, personale e genitori avranno l’opportunità di formarsi nella professione dei veicoli ibridi e puri elettrici”.
Ma c’è di più: anche i campionati motoristici potrebbero vedere il debutto di auto a propulsione elettrica, o almeno questo è ciò che ha in programma Westfield con la iRacer. Da tale modello la Westfield vorrebbe far nascere un campionato monomarca, già nel 2011.