Il 25 Aprile più “caldo” della città di Aprilia continua a dividere le folle: il tentativo di calmare le acque da parte del Sindaco Antonio Terra non desta l’effetto “sperato”: le dichiarazioni del Primo Cittadino, invece, hanno provocato un tam-tam politico. Monica Tomassetti, Consigliere Comunale d’Opposizione, in una nota ha criticato aspramente le posizioni del Sindaco.
“Dall’alto della carica istituzionale del Sindaco Antonio Terra, avrei gradito, come cittadina prima e come consigliere comunale poi, qualche parola in più rispetto a quanto sta accadendo ed è già accaduto lo scorso anno, a Campoverde. Insomma, liquidare delle minacce di chiaro stampo fascista con un semplice: ” (…) vadano condannati i toni accesi e le manifestazioni di violenza deliberatamente poste in essere con ogni mezzo” sia veramente poca cosa. E mi domando perché mi stupisco di cotanta pochezza, del resto è lei che lo scorso anno durante il discorso del 25 Aprile in Aula Consiliare non ha mai pronunciato la parola Partigiani. Mi domando perché degli 80.000 euro dell’Infiorata non ha pensato di spendere l’1% di quella cifra per un ricordo legato alla nostra città nel suo ottantesimo compleanno e il 25 Aprile come simbolo di libertà e democrazia. Mi domando perché parte della sua maggioranza si agita per il referendum no trivelle, invocando il reato di induzione all’astensione , mentre Lei non ricorda affatto che l’apologia del fascismo è un reato“.
“Mi pongo queste domande perché Lei quando è stato eletto Sindaco ha giurato sulla Costituzione. Lo so che queste domande non avranno risposte: lei imbottigliato in una maggioranza cerchiobottista-civica-di centro-destra-sinistra-ecologista. Ma qual è il problema, tanto Lei, come ha dichiarato in Consiglio Comunale, un posto già ce lha. Il resto. è aria fritta”.