Stefania Cocco
Se la vostra personalità manca d’inventiva e d’estro creativo non datevi per vinti, oggi il “genio” è finalmente alla portata di tutti.
Alcuni ricercatori dell’Università della Pennsylvania hanno scoperto che la corteccia prefrontale del nostro cervello funge da vero e proprio “interruttore” della creatività. I risultati della ricerca dimostrano che disattivando questa zona del cervello, sede della nostra cognizione, si possono raggiungere risultati migliori in quelle attività che richiedono flessibilità di pensiero e una spiccata creatività.
Attraverso un esperimento, è stata mostrata una serie di oggetti di uso comune a un campione di 60 volontari, chiedendo loro di immaginare, per ciascun oggetto e nel minor tempo possibile, un uso diverso da quello ordinario. L’operazione è stata ripetuta “spegnendo” la corteccia prefrontale, attraverso una stimolazione magnetica non invasiva, e si è osservato che in quest’ultimo caso i pazienti hanno risposto in un tempo più breve e trovato soluzioni decisamente più fantasiose. I risultati, pubblicati sulla rivista Cognitive Neuroscience, hanno confermato le ipotesi degli scienziati secondo cui un autocontrollo cognitivo troppo elevato freni la fantasia e l’inventiva, portando a risultati meno soddisfacenti laddove allentare le briglie dell’irrazionalità potrebbe costituire, invece, un vero vantaggio.
La corteccia prefrontale ha la precisa funzione di filtrare le informazioni inutili che possono interferire con l’azione che stiamo svolgendo. Se mancasse questo meccanismo di saremmo continuamente distratti dai nostri sensi, da ricordi o pensieri irrilevanti, e non riusciremmo a focalizzare la nostra attenzione su qualcosa in particolare. Peccato, però, che a risentire di questa misura di controllo sia anche la nostra immaginazione, reprimendo i pensieri più irrazionali e predisponendoci alla logica.
Gli scienziati sono partiti dall’osservazione del fatto che la corteccia prefrontale, nei primi anni di vita, ha uno sviluppo piuttosto lento e che nel bambino l’azione dell’autocontrollo cognitivo è limitata. Questo è il motivo per cui i bambini non riescono a mantenere salda la concentrazione per lungo tempo, trovando grosse difficoltà in quei compiti che richiedono un’attenzione precisa, mentre sono un vulcano di fantasia e creatività nelle attività che mettono in moto l’immaginazione, come nel gioco. Gli scienziati hanno tentato, dunque, di ricreare le condizioni del cervello di un bambino, mostrandoci come, “spegnendo” un’area del cervello così importante per il corretto funzionamento dei nostri processi cognitivi e della nostra razionalità, la mente riesca a liberarsi dai freni inibitori dell’autocontrollo, permettendo alle abilità creative un’espressione più spontanea e fantasiosa, proprio come quella di un bambino…