Si innesca la querelle tra Carmen Porcelli e la maggioranza: dopo la dura nota nei confronti del Consigliere d’opposizione, è quest’ultima a replicare, indirizzando in particolar modo il proprio intervento nei confronti di Vittorio Marchitti, Assessore alle Attività Produttive del Comune di Aprilia.
“Pur di sminuire il lavoro di un consigliere comunale di opposizione, che ha cercato di portare un suo contributo con impegno e serietà nel consiglio comunale convocato per approvare il bilancio consuntivo – attraverso una frase, inutile, scritta su un social network mentre in aula nello stesso momento un assessore illustrava i contenuti del conto economico, si è sentito legittimato ad entrare con cognizione in un dibattito dal quale, per diversi aspetti, non può che lasciarlo a latere. Del resto il contraddittorio presuppone una predisposizione al confronto che, a dispetto del nostro, chi fa politica dovrebbe possedere. Pur avendo ribadito, nel corso del consiglio comunale celebrato ieri pomeriggio ad Aprilia, da parte mia che i due sindaci, Meddi e D’Alessio, morti nel corso del loro mandato meritassero una menzione per il solo fatto di aver contrastato tenacemente una società che aveva distratto risorse alle casse comunali, riferendomi all’Aser, ho espresso valutazioni politiche – mai personali – su alcune scelte, ricordando che pur essendo maturati entrambi nella sinistra avevano chiuso la loro carriera politico – amministrativa in formazioni politiche di centrodestra, senza esprimere alcun giudizio su queste scelte. Sono scelte e come tali andavano rispettate. Ho anzi aperto il mio intervento, in risposta all’interrogazione presentata al sindaco sulle doppie intitolazioni, dicendo che mai e poi mai avrei voluto che qualcuno avesse interpretato la mia mozione con un intento antagonista, ovvero i padri politici di una parte contro quelli dell’altra richiamando a quanto era accaduto nei giorni precedenti a proposito di alcune polemiche sul 25 aprile. Dispiace pertanto che il mio intervento privo di intenti polemici o offensivi verso chicchessia abbia preso la piega, di una querelle tra l’altro in differita su un social network stimolata da un assessore e poi ripresa da altri per mezzo di un comunicato stampa diramato dall’indirizzo di posta elettronica personale di un assessore“.
“Neanche il sindaco, il quale ha replicato dopo il mio intervento all’interrogazione sulla doppia intitolazione di alcuni luoghi pubblici in memoria di Luigi Meddi, ha colto aspetti irritanti nelle mie parole; pertanto se qualcuno si era sentito piccato, tanto da non poter fare a meno di sfogare la propria rabbia e il proprio livore su Facebook, poteva prendere la parola visto che i cittadini gli hanno conferito questo potere attraverso l’esercizio democratico del voto. Questi atteggiamenti, e non altri, sviliscono il ruolo di un amministratore e qualificano la persona che li esprime. Per restare alla cronaca, ed uscire dal campo delle opinioni, nel 2009 nel corso della campagna elettorale per le amministrative ad Aprilia Giuseppe Ciarrapico, Gianfranco Conte e Umberto Macci hanno sostenuto la candidatura di Domenico D’Alessio e, quindi, di conseguenza Marchitti: non solo ci sono fotografie che li ritraggono insieme, come nel corso di un incontro pubblico di Nuova Area promosso da Conte e Ciarrapico al quale seduti allo stesso tavolo c’erano Berna, D’Alessio e Ciarrapico ma leggendo le cronache dell’epoca i protagonisti chiarivano di «essere uniti dall’amore per la città». Ripeto mi sono limitata a fare la cronaca, a riportare una notizia che, come confermano anche le edizioni di alcune testate all’epoca in edicola e, che i Suoi lettori, i cittadini di Aprilia e gli addetti ai lavori conoscono“.
“L’assessore Marchitti ha dimostrato, per l’ennesima volta di affermare bugie: poiché lui, che tra le altre cose è stato un militante del Fronte nazionale della Gioventù, dimostra di non vere piacere a ricordare queste cose. Eppure nei confronti dell’ex senatore Ciarrapico non è stato elevato alcun giudizio di merito, ho solo ricordato che non poteva certamente definirsi un esponente di sinistra. Piuttosto che fare dello sciocco populismo, spicciolo, esprimendo giudizi offensivi nei termini e nelle modalità nei confronti della mia persona, e frutto del suo eccessivo narcisismo pensi a fare l’amministratore perché tanti commercianti di Aprilia, costretti in questi mesi a chiudere le serrande del la loto attività per il crescente numero di centri commerciali, per i costi esorbitanti delle imposte e limitati dal fatto di operare in città trascurata e decadente, non hanno trovato – evidentemente – nell’amministrazione comunale un interlocutore all’altezza del suo ruolo“.