Non ci si può innamorare di qualcuno mai visto di persona, ma conosciuto tramite un social network. Non si può perdere la testa per qualcuno troppo diverso da noi. Perché finisce male…
“Se questo fosse un film, tu adesso capiresti che non ho mai avuto intenzioni cattive, che ho sbagliato ma che sono veramente pentita. Verresti da me, mi guarderesti negli occhi e ci leggeresti la promessa di un futuro senza più pazzie, senza gelosie folli. Se fosse un film, a questo punto mi prenderesti tra le braccia e mi baceresti, e vivremmo felici e contenti. Ma non è un film, neanche di quelli che si girano a livello amatoriale. Così io sono sola e tutto diventa inutile, senza te. Facebook potrebbe anche essere distrutto da una banda di hacker, Whatsapp potrebbe anche scomparire in un buco nero, Instagram potrebbe anche far sciogliere nell’acido tutte le foto del mondo e non mi interesserebbe affatto. Anzi, ne sarei contenta, perché tutti questi programmi non servono a niente, se non mi permettono più di comunicare con te”.
E’ stato presentato ieri pomeriggio, presso l’Hotel Enea, nell’ambito della Stagione Letteraria orchestrata da “L’Arco di Aprilia“, il libro della giornalista Maria Corrao, direttore de Il Corriere della Città, “E volo da te”.
Tra i presenti, l’Assessore alle Politiche Sociali Eva Torselli e il dirigente comunale Vincenzo Cucciardi. Il libro racconta una storia, incentrata su due culture diverse, nata su internet, il nuovo quarto potere. Uno strumento a volte giudicato pericoloso. C’è qualche tematica che l’autrice, con il suo romanzo, ha voluto approfondire? “Come ogni strumento-racconta l’autrice- va usato con cautela. Internet è un’arma a doppio taglio perchè non sappiamo chi c’è dietro la tastiera. Deve essere utilizzato come ‘un mezzo per’ e non per una ‘finalità’. Bisogna andare oltre alla conoscenza virtuale“.
Nel romanzo della giornalista Maria Corrao due culture diverse si incontrano e internet è uno strumento per conoscersi. “La diversità-spiega l’autrice- è negli occhi di guarda. Io riesco a conoscere una cultura solo avvicinandomi senza pregiudizi. Le barriere possono essere superate anche grazie ad internet“.
La presentazione è a cura di Marina Cozzo, Presidentessa dell’Associazione “L’Arco di Aprilia“. Importanti gli interventi di Antonella Rizzo, letterata che ha parlato della letteratura araba femminile e a Sihem Zrelli, Presidentessa dell’Associazione La Palma del Sud. Un pomeriggio allietato dagli intervalli musicali e danzanti ad opera di The Sciuby’s (coro apriliano) e Jamila Bastet, insegnante di danza orientale.