Per superare i problemi scrivi una poesia

Secondo lo psicoterapeuta Giovanni Porta mettere nero su bianco versi e rime accende il pensiero laterale

La psicoterapia si fa con la poesia. Ne è convinto Giovanni Porta, psicoterapeuta specializzato in arteterapia. Infatti, la lettura dei versi aiuta a rafforzare la memoria, entrare in sintonia con gli altri e superare i momenti difficili. Ma anche la loro scrittura ha effetti benefici sulla psiche: la poesia è una forma di pensiero laterale, che ci consente di cambiare prospettiva. Ma cosa si intende per pensiero laterale? L’espressione, coniata dallo psicologo maltese Edward De Bono, descrive un modo di procedere diverso da quello tradizionale: privilegia un approccio irrazionale del problema e ne prevede l’osservazione da diverse angolazioni. Non a caso, la sede del pensiero laterale è l’emisfero destro del cervello, deputato proprio alle attività intuitive.

La poesia è una forma artistica riconducibile a un processo di pensiero laterale che fa emergere, grazie alla libertà insita nella sua forma espressiva, conflitti interni. Una volta esplicitati, questi conflitti possono essere elaborati e risolti. Dunque, la poesia, intesa come una vera e propria forma di pensiero laterale, può davvero essere utile per la crescita personale, non limitandosi a un solo momento di evasione mentale. Naturalmente, imparare a guardare i problemi da un punto di vista nuovo è essenziale per superarli. La poesia – anche nella sua forma più semplice – aiuta a scardinare le abitudini mentali e a trovare soluzioni nuove. Insomma, la creazione poetica è una forma di pensiero laterale e, attraverso questo modo di espressione, anche i problemi sembreranno diversi, perché diverso è lo strumento con cui verranno rappresentati. Non sono  descritti, ma vengono associati a emozioni e idee. Ma la poesia, oltre a dare un aiuto anche per superare i problemi che affliggono quotidianamente il paziente, è una delle forme di comunicazione d’eccellenza, tant’è che il 21 marzo cade proprio la Giornata Mondiale della Poesia. Istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale Unesco nel 1999, da allora  la ricorrenza viene celebrata ogni anno in occasione della data che segna il primo giorno di primavera, per riconoscere all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturale, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.

Stefania Saralli

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