Negli ultimi giorni, nei corridoi di palazzo e tra i partiti esterni ad esso, l’argomento clou è legato alla richiesta di una nuova discarica ad Aprilia, in località La Coccia. Idee, proposte, commenti: tutto questo che arriva da più direzioni.
Chi ci cita la Turbogas, chi invece effettua un volo pindarico sull’argomento, chi si muove solo online e che, invece, critica i primi passi di ogni singolo movimento: ciò che preme, al momento, è la direzione da prendere per poter dire la propria.
Nel Consiglio Comunale di giovedì scorso, come la normalità politica insegna, maggioranza ed opposizione hanmo criticato i modi di fare della parte – solo politicamente, meglio specificare – avversa, pur essendo d’accordo sul diniego.
Fuori dal palazzo, invece, sono numerose le attività per un “no“: in realtà cominciano ad essere tante, talmente tante da confondere i cittadini, i quali – giustamente o meno, ma è un altro paio di maniche – iniziano ad essere confusi e apposto il proprio nome in un’iniziativa, sono convinti che valga per tutte.
Ammesso e non concesso che la direzione verso il no sia condivisa, dunque, ad Aprilia sembra impazzare la corsa a capofila del blocco del “no”, magari per questioni personali, oppure per una nuova “medaglia al valor politico”: una corsa che, giocoforza, tende ad escludere il vero fine del’iniziativa, ovvero esprimere un dissenso ad una nuova martoriazione del territorio apriliano.