Questa notte, ragazzi di tutte le età, trascorreranno le ore che ci separano dal Ferragosto festeggiando sulle spiagge del litorale romano. Siamo pronti! Legna, qualche foglio di carta, un pacco di fiammiferi, insomma, tutto l’occorrente per accendere un magnifico falò attorno al quale sedersi con gli amici per mangiare, chiacchierare, discutere, magari cantare un brano musicale, ma soprattutto ritrovarsi, stare in compagnia. Le mete preferite dai giovani apriliani sono le spiagge di Anzio e Nettuno, Ardea e Tor San Lorenzo. Le luci dei falò rischiareranno la lunga nottata: fiammelle sparse in ogni dove che vanno a puntinare d’arancio il manto sabbioso inscurito dall’imbrunire.
Nonostante la bellezza di questo curioso spettacolo, è bene ricordare che spesso ordinanze comunali vietano di accendere falò sulle spiagge e puniscono tale gesto con una sanzione amministrativa che oscilla trai i 250 e i 2500 euro. Tutto questo per evitare la contaminazione della sabbia con le ceneri create dal carbone e il pericolo che i bagnanti del giorno dopo possano ustionarsi per la presenza di cenere ancora bollente. Dunque si consiglia, prima di organizzare tali falò, di accertarsi della possibilità di allestirli, e specialmente di far uso del buon senso nel pieno rispetto dell’ambiente.
di Jacopo Cascone